Lo spettro dell’hackeraggio. La cyber security nell’epoca della rivoluzione digitale
15 maggio 2017
“Uno spettro si aggira per l’Europa” è la celebre frase con cui si apre il Manifesto del Partito Comunista, scritto da Marx ed Engels tra il 1847 e il 1848. Lo spettro in questione – è noto – è quello del comunismo, contro il quale secondo gli autori si erano coalizzate tutte le potenze europee, dal Papa allo Zar, in una “sacra caccia alle streghe”. Ebbene, anche al giorno d’oggi uno spettro si aggira per l’Europa (e non solo). In questo caso, però, si tratta dell’hackeraggio.
La digitalizzazione e l’avvento di Internet, infatti, hanno raggiunto una portata tale per cui non solo i comportamenti individuali e le relazioni sociali, ma anche le filiere produttive e la governance statale sono state inglobate nello spazio cibernetico e in esso si svolgono in modo sempre maggiore. Ciò pone pericoli inediti per la sicurezza delle informazioni e dei dati contenuti nella rete. A conferma di questo, il ransomware “Wannacry” che ha colpito i sistemi di migliaia di organizzazioni in 150 paesi, le recenti notizie circa l’hackeraggio che ha riguardato Emmanuel Macron pochi giorni prima del ballottaggio per le elezioni presidenziali, le polemiche che hanno accompagnato le recenti elezioni americane e olandesi, e l’attacco che sembra aver colpito la Commissione Europea.
A fronte di questi nuovi rischi, tanto i governi e la comunità internazionale quanto le aziende stanno sviluppando misure di prevenzione e contrasto, per garantire l’efficienza delle procedure digitali e tutelare i cittadini e tutti gli operatori che vi ricorrono. Si tratta, tuttavia, di un complesso di azioni che, per tematiche e per la loro relativa novità, può risultare complesso. A spiegarlo arriva Cyber security. Hacker, spie, terroristi e le nuove minacce del web, il nuovo libro di Raffaele Marchetti e Roberta Mulas, in uscita a giugno, che analizza le dinamiche della sicurezza del cyber spazio e le attività in atto a livello nazionale, europeo e globale.
Il libro, pubblicato dalla LUISS University Press, trae spunto dalle riflessioni sviluppate all’interno del corso per alti dirigenti della pubblica amministrazione “Rivoluzione digitale e cyber security” organizzato dalla School of Government della LUISS.
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