Marketing e Comunicazione politica istituzionale: il nuovo Master Luiss sui cambiamenti politici dopo la rivoluzione digitale
23 ottobre 2019
Al via il Master in Comunicazione e Marketing politico ed istituzionale della Luiss, diretto da Francesco Giorgino, Professor of Practice alla School of Government, che ha come obiettivo l’alta formazione di soggetti che intendono essere impegnati o che sono già impegnati nei settori della comunicazione e del marketing di istituzioni politiche e sociali, di partiti, imprese e sindacati, di enti locali, ordini ed associazioni professionali, del mondo no profit e di molto altro ancora.
Viviamo in un’era in cui la comunicazione non è più solo forma, ma anche sostanza. Siamo immersi in un nuovo ecosistema, frutto soprattutto della rivoluzione digitale e della pervasività dei Big Data, in cui parole come “comunicazione”, “informazione”, “marketing”, che in passato avremmo tenuto distinte e distanti l’una dall’altra, tendono a intrecciarsi creando contemporaneamente fattori di criticità e nuove opportunità per chi deve accrescere il proprio valore percepito e la propria reputazione. Elementi che necessitano di essere conosciuti e governati munendosi di approcci teorici e al tempo stesso empirici. Nessuna organizzazione che intenda muoversi con consapevolezza ed efficacia, pubblica o privata che sia, può rinunciare a praticare soluzioni di comunicazione social e ad adottare strategie di marketing.
Tre motivi per iscriversi al Master
Il primo motivo: accanto alle dinamiche della “mass communication” del passato, ispirate da logiche verticali, si sono consolidate anche dinamiche di “personal communication” orizzontali che vanno conosciute e gestite. Siamo in presenza di sistemi ibridi nei quali il processo di produzione di senso avviene senza troppe mediazioni. Siamo passati infatti dalla comunicazione “da uno a molti” alla comunicazione “da uno ad uno”, “da molti a molti”, “da molti ad uno”. Ormai comunicano tutti su tutto, per questo è più difficile generare ciò che potremmo definire “ascolto memorabile”, un ascolto capace di attivare attenzione e memoria negli utenti, facendo la differenza negli effetti prodotti a breve, medio e lungo termine.
Il secondo motivo: è cambiato il ruolo del pubblico, cioè dei destinatari dei processi comunicativi e di marketing. Il pubblico non è più solamente attivo, è diventato anche interattivo. Nel marketing, per esempio, oggi più di ieri vale il modello della “brand advocacy”, in base al quale grazie a strategie performanti e coinvolgenti, il pubblico viene messo nella condizione di diventare un naturale amplificatore del messaggio promosso nella sfera pubblica mediata dal Brand. Parola quest’ultima da relazionare non solo alle imprese, ma da estendere anche alle istituzioni e persino alle persone.
Il terzo motivo: i contenuti sono sempre più centrali sia nella comunicazione, sia nel marketing. Contenuti capaci di “ingaggiare” i pubblici target secondo modalità inbound e con l’intento di informare, formare, intrattenere. E ciò nella consapevolezza che esistono fatti ma anche i “fatti estesi” (considerati dal pubblico veri e propri accadimenti anche se non si sono mai verificati), che il confine tra la verità e la verosimiglianza è spesso molto labile, che va ricercato un equilibrio tra realtà e percezione.
Newsletter
Articoli correlati
Il miglior mondo possibile. Cent’anni dalla nascita del filosofo politico John Rawls
27 febbraio 2021
Il 21 febbraio ricorreva il centesimo anniversario della nascita di John Rawls, il più importante filosofo politico dai tempi di Hobbes. Il suo pensiero è riuscito a cambiare il modo di fare filosofia e ha avuto profonda influenza in economia, psicologia, diritto, sociologia.
25 febbraio 2021
Sono stati ospiti di Barbara D’Urso i leader di tutti i partiti e schieramenti, ma anche molti rappresentanti delle istituzioni. Ci sono andati durante le fasi preelettorali e durante il primo lockdown, mostrando di essere a loro agio con l’uso del “tu” anziché del “lei”. Nessuno ha mai sollevato alcun problema. Ora però il tweet di Zingaretti, in cui difende la nota conduttrice, ha scatenato il web. Perché? La causa va ricercata nel concetto di politainment.
La comunicazione essenziale di Draghi. Un nuovo linguaggio basato sul pragmatismo
15 febbraio 2021
Comunicare ciò che viene realizzato e non ciò che si intende realizzare: è questa la nuova linea comunicativa di Mario Draghi, un modello ispirato al pragmatismo e all’essenzialità. Cosa si nasconde dietro a questa metodologia operativa? Da un lato la volontà di accorciare la distanze tra “il dire e il fare”, dall’altro la necessità di non sovrapporre il piano istituzionale a quello politico.
Una lista Conte arriverebbe al 16,5% ridimensionando PD (13%) e M5s (8%)
5 febbraio 2021
Secono il sondaggio Sole 24 Ore-Winpoll un partito dell’ex Premier Giuseppe Conte modificherebbe radicalmente lo schieramento di centro-sinistra ridimensionando notevolmente PD e Movimento 5 Stelle.