Siamo ciò che mangiamo. Ecco l’etichetta italiana per consumatori informati e consapevoli

18 agosto 2020
Editoriale Entrepreneurship
FacebookFacebook MessengerTwitterLinkedInWhatsAppEmail

“Siamo ciò che mangiamo” sosteneva Feuerbach già nel XIX secolo, sottolineando il ruolo fondamentale del cibo nella nostra sfera quotidiana e l’impatto che esso riveste nella nostra salute, e negli ultimi anni le tavole dei consumatori parlano chiaro. Un’alimentazione non corretta genera gravi conseguenze, specie tra le fasce della popolazione più giovani: nel giro di 45 anni si è passati dall’ 1% al 7% di bambini e adolescenti obesi (WHO, 2020[1]).

Numerose sono state quindi le iniziative promosse a livello mondiale per fronteggiare il problema e tra queste nell’ultimo decennio si è assistito alla globale diffusione di etichette nutrizionali Front-of-Pack (FOP), apposte in maniera visibile e nella parte anteriore di prodotti alimentari preconfezionati con l’obiettivo di aiutare da un lato il consumatore ad effettuare delle scelte più corrette per la propria salute, e dall’altro di stimolare i produttori verso una riformulazione della loro offerta di vendita. Data la mancanza attuale di una direttiva univoca sulle modalità di etichettatura, vi è grande fermento, specie in Europa: molti Paesi hanno ideato e immesso sul mercato una propria proposta, portando ad una forte eterogeneità delle modalità di trasmissione delle informazioni nutritive. Quale tra queste etichette è la migliore? Attualmente nessuno studio è arrivato ad una soluzione definitiva, ma il dibattito è ancora aperto e lascia ampi spazi di confronto.

Così in un recente articolo pubblicato sull’ International Journal of Food Sciences and Nutrition abbiamo voluto esplorare la diversa comprensione e il diverso gradimento che i rispondenti italiani hanno con riferimento a due specifiche etichette FOP: il Nutri-Score ed il NutrInform Battery. Il Nutri-Score, proposta francese attualmente presente in Francia, Belgio e Germania, appartiene alle etichette definite “interpretative/valutative” e propone una valutazione del prodotto alimentare basata sul trattamento di informazioni quantitative, tramite l’utilizzo di 5 colori a semaforo collegati alle lettere dalla A alla E. In questo caso, quindi, si ha un giudizio comprensivo finale sul prodotto, svincolato da aspetti come quantità consumata e frequenza di assunzione. Una struttura differente, basata sull’approccio alla base dei sistemi informativi è quella portata dal NutrInform Battery, nuova proposta di etichettatura italiana, che fornisce informazioni sulle calorie ed i nutrienti critici (sali, grassi, grassi saturi e zuccheri) presenti in una porzione e con riferimento al fabbisogno giornaliero medio di una persona che consuma circa 2000 cal. Le informazioni nutrizionali presenti nell’etichetta sono arricchite dalla presenza di una rappresentazione grafica – una “batteria” -, che si riempie in relazione alla percentuale che lo specifico nutriente contenuto nel prodotto apporta con riferimento alla dieta giornaliera consigliata. Pertanto, la presenza della grafica consente di definire il NutrInform Battery come un sistema nutrizionale informativo arricchito, distinguendosi dai sistemi puramente informativi.

In una fase preliminare della ricerca abbiamo voluto verificare se la presenza del simbolo della batteria, radicato nella mente del consumatore in contesti fuori da quello alimentare, come nei dispositivi elettronici, è correttamente interpretata nel contesto di riferimento della assunzione di cibo. Difatti, una batteria piena, in altri contesti, rappresenta la condizione ideale del prodotto, collegata a sensazioni di tranquillità e rassicurazione; al contrario, la batteria piena all’interno dell’etichetta FOP indica che si è raggiunto l’ammontare massimo del nutriente consentito giornalmente.  È stato quindi condotto uno studio su un sample di 367 rispondenti italiani sottoposti a stimoli visivi di batteria cellulare e batteria food con l’obiettivo di verificarne la corretta comprensione, domandando ai rispondenti quali pensieri e quali emozioni le immagini suscitavano in loro.

I risultati hanno mostrato che le narrazioni riportate dipendevano dalle condizioni grafiche che gli intervistati vedevano e che quindi l’interpretazione dello stimolo era strettamente correlata al contesto. Le considerazioni fatte sul simbolo della batteria nel caso dei dispositivi elettronici non sono state pertanto trasferite per analogia sull’interpretazione delle informazioni nutrizionali, ma i sentimenti e i pensieri sono stati esattamente l’opposto nei due contesti.

Una volta accertati della corretta interpretazione dello stimolo batteria nel contesto delle etichette alimentari, abbiamo voluto verificare, grazie alle due diverse filosofie alla base del NutrInform Battery e del Nutri-Score, gli effetti di queste due etichette sulla comprensione soggettiva, ossia i significati che i consumatori derivano dalle informazioni sulle etichette e la misura in cui i consumatori ritengono di aver compreso la comunicazione in modo pertinente, e sul gradimento della presenza dell’etichetta sui prodotti alimentari preconfezionati. In una ricerca su 200 famiglie, rappresentative della popolazione italiana (ISTAT) ed assegnate in maniera randomizzata all’etichetta NutrInform Battery o all’etichetta Nutri-Score, abbiamo quindi testato alcuni dei costrutti fondamentali su comprensione soggettiva e gradimento, tramite un questionario, somministrato con in supporto di AC Nielsen, subito dopo la consegna dei prodotti alle famiglie, e replicato dopo 4 settimane di utilizzo dei prodotti stessi.

I risultati hanno evidenziato che i rispondenti hanno espresso un atteggiamento positivo verso i FOPL in generale. I dati evidenziano, inoltre, una preferenza per il NutrInform Battery rispetto al Nutri-Score in tutte le misurazioni analizzate: comprensione, che misura quanto gli intervistati ritengono che l’etichetta sia in grado di informare, sia credibile e facile da capire; aiuto all’acquisto, in termini di aiuto al processo di scelta correlato; estensione informativa, ovvero l’ammontare delle informazioni che l’etichetta fornisce. Inoltre, risultati analoghi si sono avuti anche con riferimento al gradimento. Altro aspetto interessante emerso dallo studio è la stabilità dei risultati anche dopo quattro settimane di utilizzo dei prodotti ed esposizione alle differenti FOPL, evidenziando come in tutte le scale misurate, con riferimento agli aspetti informativi, l’etichetta NutrInform Battery sia stata considerata in maniera molto positiva.

Lo studio evidenzia quindi che il NutrInform Battery si configura come un’etichetta informativa arricchita e facilmente comprensibile, grazie alle informazioni nutrizionali integrate dal simbolo della batteria, correttamente interpretata nel contesto di riferimento. Le informazioni, ritenute esaustive e credibili, potrebbero quindi aiutare il consumatore a compiere scelte bilanciate nella sua dieta quotidiana, nutrendosi in maniera consapevole e rispettosa del proprio fabbisogno giornaliero.

 

 

[1] WHO, 2020 https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/obesity-and-overweight

Effects on consumers’ subjective understanding of a new front-of-pack nutritional label: a study on Italian consumers

Gli autori

Antea Gambicorti è Teaching assistant di Marketing alla Luiss e Research assistant presso Luiss-X.ITE, dove svolge attività di ricerca nel settore food.


è Professor of Practice di Marketing e Senior Advisor su International Marketing per la Luiss, dove insegna nei corsi Executive, nelle Lauree Magistrali in Marketing e Management e nel Master in Marketing Management. È direttore della Knowledge Transfer Unit presso il centro di ricerca X.ITE su comportamenti e tecnologie. Precedentemente in P&G, McKinsey, Fincantieri e nel CdA di Camper&Nicholsons International.


Website

è professore ordinario di Marketing alla Luiss e membro del centro di ricerca Luiss X.ITE su comportamenti e tecnologie.


Website
Newsletter