La Corte di Giustizia dell’UE ha stabilito che la Polonia deve interrompere l’estrazione di carbone dalla miniera di Turów, situata al confine con Germania e Repubblica Ceca. Qualche mese fa, proprio quest’ultima aveva intentato una causa perché nella cava si estrae un carbone fossile solitamente utilizzato come combustibile che secondo Praga avrebbe danneggiato il suo territorio.
Il 24 maggio scorso è stata presentata la Relazione finale della Commissione presieduta da Giorgio Lattanzi per elaborare proposte di emendamenti al d.d.l. recante «Delega al Governo per l’efficienza del processo penale e disposizioni per la celere definizione dei procedimenti giudiziari prendenti presso le corti di appello».
La decisione del Tribunale costituzionale federale tedesco del 24 marzo 2021 può annoverarsi tra i grands arrêts sia con riguardo al diritto dell’ambiente sia con riguardo al futuro del costituzionalismo. Vediamo perché è una sentenza storica sia per le future generazioni tedesche che per quelle di tutta l’Europa.
Nei prossimi giorni il governo dovrà decidere se prorogare la sospensione delle espropriazioni immobiliari riguardanti l’abitazione principale del debitore. La questione è divisiva. Ecco un’analisi per fare chiarezza.
La Corte costituzionale tedesca ha sospeso la ratifica del Next Generation Europe in seguito al ricorso di Bernd Lucke, fondatore del partito di estrema destra Alternative für Deutschland, che lamentava in primo luogo la violazione della responsabilità di bilancio propria del Parlamento tedesco e ritenendo che l’indebitamento violasse il diritto dell’Unione. Che cosa comporta tutto questo per la Germania e per l’Europa intera?
La Corte costituzionale ha deciso di rinviare di un anno la trattazione riguardo all’ergastolo ostativo. I dubbi di costituzionalità riguardano l’impossibilità di beneficiare della liberazione anticipata quando la persona condannata all’ergastolo sia stata giudicata a reati di stampo mafioso. Il rinvio deciso dalla Corte costituzionale si espone a valutazioni di segno diverso a seconda della prospettiva da cui si decide di commentare la decisione. Vediamo perché.
Il Parlamento sta per discutere gli emendamenti al d.d.l. Bonafede, l’atto fondamentale attraverso il quale rilanciare la giustizia civile. Affinché il disegno di legge sia sviluppato nella giusta direzione occorre aumentare il numero dei giudici civili e diminuire il carico di ruolo di ciascun giudice. Qual è il peso economico di tale provvedimento? E quali sono le altre misure necessarie?
Tra i reati contestati ai vertici della Banca MPS c’è anche il falso in bilancio. La sentenza ha destato una certa sorpresa nella comunità dei giuristi così come nel mondo dell’economia perché è stata decisa a dispetto della posizione espressa e ripetuta dalla Procura di Milano sia all’esito delle indagini compiute che in occasione della discussione finale.
In un giudizio relativo alla disciplina sulla raccolta delle sottoscrizioni necessarie alla presentazione delle candidature nelle elezioni di Camera e Senato – e, in particolare, sulle cause che permettono l’esenzione da tale obbligo – la Corte ha trovato l’occasione per precisare l’interpretazione dell’art. 66 Cost., chiarendo come questo non osti all’intervento del giudice civile nelle controversie relative alla fase preparatoria.
Per escludere l’ammissibilità della costituzione di parte civile occorrerebbe individuare le ragioni che rendono incompatibile nel procedimento a carico degli enti la relativa disciplina stabilita nel codice di procedura penale. Ma non ve ne sono. Al contrario, a favore dell’ammissibilità della costituzione della parte civile depone la prevista formalizzazione del ruolo del danneggiato in una molteplicità di contesti disciplinati dal d. lgs. n. 231 del 2001.
La Corte costituzione ha bocciato in via definitiva diverse norme della legge regionale valdostana che, introducendo misure di contrasto alla pandemia divergenti rispetto a quelle individuate dallo Stato, ha invaso la competenza di quest’ultimo in materia di profilassi internazionale, mettendo in grave pericolo l’incolumità pubblica ed il diritto alla salute dei cittadini.
La condanna a morte di Lisa Montgomery il 13 gennaio 2021 riveste una grande importanza sul piano storico poiché si è trattato della prima condanna a morte a livello federale di una donna dopo quasi 70 anni. Ad oggi l’opinione pubblica americana è ancora largamente favorevole alla pena di morte sebbene sia stata abolita in alcuni Stati come Michigan e Wisconsin addirittura prima della stessa Guerra di Secessione.
Il caso Davigo si arricchisce di un ulteriore seguito giurisprudenziale. Dopo il TAR ora anche Consiglio di Stato conferma che la controversia debba essere soggetta alla cognizione da parte del giudice ordinario e respinge l’appello.
La Corte Costituzionale per la prima volta ha utilizzato i suoi poteri di sospensione di una legge per evitare che la regione Valle d’Aosta riaprisse bar e ristoranti nella più totale autonomia. Meglio prevenire la proliferazione di leggi regionali che curare un paese completamente diviso nella gestione dell’emergenza.
Agli imputati per il disastro ferroviario di Viareggio non è stata riconosciuta l’aggravante per aver violato le norme di sicurezze sul lavoro, facendo così cadere il reato in prescrizione. La vicenda è l’occasione per i giuristi di riaprire il dibattito sulla materia già molto discussa.
Ad oggi il legislatore non ha previsto l’obbligatorietà della vaccinazione contro il Covid-19 sebbene sia essenziale per la ripresa dalla crisi. È necessaria una attenta valutazione dei rischi di questa scelta per le aziende sanitarie tanto più in riferimento al personale maggiormente esposto al rischio di contagio
L’Ungheria di Viktor Orbán è stata condannata dalla Corte di giustizia per aver violato gli obblighi in materia di protezione internazionale e di rimpatri dei cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno è irregolare
Nel certificato di morte della bambina verrà inserita tra le cause l’inquinamento atmosferico. La sentenza è una passo avanti ragguardevole nella lotta per la tutela dell’ambiente
L’analisi di Simone Neri sulla sentenza n. 275 del 2020 e sulla necessità di ragionare sull’equilibrio istituzionale e e sul rispetto del principio della divisione dei poteri.
La modifica da parte del Governo, seppur provvisoria, del giudizio penale di appello suscita alcune riflessioni. Il punto di Maria Lucia Di Bitonto
Dall’obbligatorio collocamento a riposo dell’eminente componente della magistratura trae spunto Giovanni Piccirilli per definire le contraddizioni interne a quest’organo
Un’analisi ragionata del caso di Davide Trentini, morto in una clinica Svizzera, e delle motivazioni con cui la Corte di Assise di Massa ha assolto Marco Cappato e Wihelmine Schett che lo hanno aiutato a morire. Una rivoluzione del Codice penale (e del reato di istigazione o aiuto al suicidio) che nasce da alcune recenti scelte della Consulta.
Una guida ragionata e sintetica ai pronunciamenti della Consulta rispetto ad alcune obiezioni di comitati, partiti, parlamentari e Regioni sul voto dei prossimi 20 e 21 settembre. Il punto di Ilaria Rivera.
La pronuncia della Corte di giustizia dell’Unione europea interviene su questioni nuove e di notevole rilevanza per il trattamento dei dati personali con una nuova sentenza, ma quali sono le novità rispetto alla precedente del 2015? Il punto di Raffaele Bifulco.
Nel primo numero di “Sostiene la corte” Fabio Francesco Pagano mostra perché la sentenza della Corte Costituzionale 169/2020 è di particolare interesse, oltre l’ambito nel quale è stata formulata
È del 5 maggio la sentenza-bomba della Corte costituzionale federale di Karlsruhe. È del 31 luglio la missiva del ministro delle Finanze tedesco, con la quale considera invece proporzionati gli acquisti di titoli di Stato da parte della Banca centrale …
Dalla Corte europea dei diritti dell’uomo arrivano indicazioni importanti per l’ordinamento italiano: l’idea che il Parlamento possa essere giudice esclusivo della correttezza dei risultati elettorali pone seri problemi di rispetto dei diritti fondamentali garantiti dalla CEDU. Il punto di Giovanni Piccirilli su Luiss Open.