Hanno ormai superato la boa di metà percorso i lavori della Commissione presidenziale per la riforma della Corte Suprema statunitense, istituita dal Presidente Biden lo scorso aprile con l’Executive Order 14023. Ecco il punto di Aldo Sandulli.
Dalla capacità di spendere i finanziamenti europei celermente, efficacemente e lecitamente dipenderanno le sorti dell’Italia per i prossimi decenni, tuttavia le caratteristiche del NG-EU sollevano, per il nostro Paese, delle ciriticità che dovremo necessariamente superare.
Siamo soliti attribuire al ventre molle della burocrazia amministrativa l’impossibilità di ottenere gli interventi riformatori necessari che finiscono sempre per rimbalzare sulle resistenze dell’apparato burocratico. Se da una parte ci sono effettivamente numerosi ostacoli “interni” che rendono complicato portare a compimento la modernizzazione del sistema amministrativo, ci sono anche dei nemeci “esterni” all’apparato burocratico. Un’analisi approfondita di Aldo Sandulli sugli impedimenti della politica alle riforme amministrative
Semplificare è una difficile arte. Praticamente tutti i governi della storia d’Italia, non solo repubblicana, si sono cimentati con tale politica. Ancora più difficile è semplificare per decreto-legge, con i tempi stretti, imposti dalla congiuntura economica, e le pressioni dei partiti, dettate dalle contingenze politiche. Un’analisi completa, tra luci e ombre, del nuovo Dl Semplificazioni.
Il punto di Aldo Sandulli sul potere camaleontico del golden power e di come numerosi Stati europei, spinti dall’emergenza Covid-19, sono intervenuti a rafforzare lo strumento, al fine di tutelare l’interesse nazionale nell’attuale crisi.
Nelle ricorrenti crisi che hanno caratterizzato l’avvio di millennio, la ricetta che costantemente viene rinvenuta è la medesima: semplificare l’amministrazione italiana. Ma come? L’analisi di Aldo Sandulli.
L’Unione Europa sarà in grado di contrastare l’insorgere delle democrazie illiberali e difendere la dignità umana e i diritti fondamentali dei cittadini europei dalle spinte nazionalistiche volte a comprimere le minoranze e a rimuovere le diversità? Il punto di Aldo Sandulli
Nel Consiglio dell’UE si assiste in questi giorni allo scontro tra l’intransigenza dei creditori e il “solidarismo” dei debitori. Attenzione, è già successo ai tempi di Weimar, scrive Sandulli