Intenso invecchiamento e bassa natalità non sono soltanto un problema statistico, ma la fonte di squilibri che influenzeranno l’economia italiana. A calare sarà, prim’ancora della popolazione, la forza lavoro, con una fascia giovanile peraltro caratterizzata da scarsa e precaria occupazione, mentre peggiorerà il rapporto lavoratori-pensionati. Anticipazioni da un seminario Luiss.
All’1 e 23 del 26 aprile 1986 presso la centrale nucleare V.I. Lenin, più comunemente conosciuta come Chernobyl, avveniva quello che sarebbe stato ricordato come il più disastroso incidente nucleare della storia dell’uomo. Dopo 33 anni, HBO è tornata a parlare di questa immensa tragedia. C’è chi l’accusa di aver trasformato la tragedia in un mezzo di manipolazione ideologica e chi invece, come Alfonso Giordano, coglie l’occasione per guardare al passato per descrivere i rischi del presente.
“Ogni migrazione provoca conflitti, indipendentemente dalle cause che l’hanno determinata”. Secondo Alfonso Giordano bisognerebbe partire da queste parole delle prime memorabili pagine de “La Grande Migrazione” di Hans Magnus Enzensberger per comprendere a fondo lo scossone geopolitico ed elettorale che, negli ultimi mesi, l’immigrazione ha provocato in Italia.
La gestione dei flussi migratori deve essere condotta, secondo Alfonso Giordano, a livello europeo con una politica comune che risponda all’esigenza di una governance centrale. Il lavoro, pur meritorio, delle ONG nel Mediterraneo non può celare l’assenza decisionale da parte dell’Unione Europea
Con questa analisi di Alfonso Giordano su cambiamenti climatici e migrazioni, LUISS Open rilancia uno dei temi che saranno al centro del Festival dello Sviluppo Sostenibile cui partecipa anche la LUISS con una serie di attività e formazione fino al 7 giugno
I flussi migratori hanno sempre rappresentato una consuetudine per moltissime popolazioni nella storia del mondo. Approfondiamo il tema con un estratto dal libro Movimenti di popolazione (LUISS University Press) di Alfonso Giordano.