Per affrontare la fase 2 è necessario favorire la ricerca di nuove conoscenze e non, come è stato invece fatto durante la fase 1, privilegiare le competenze legali su quelle tecnico-scientifiche. Giuliano Fonderico ragiona sull’attitudine degli apparati pubblici ad affrontare le questioni anzitutto con “norme”, a vietare e prescrivere piuttosto che ad agire. Limiti che paiono essersi trasmessi anche alle istituzioni scientifiche e di ricerca, che con maggiore dinamismo sarebbero forse riuscite a sopravanzare l’inerzia dei corpi burocratici.