Il rapporto di previsione a cura del Centro Studi Confindustria restituisce l’immagine di un paese, l’Italia, compresso dalla pandemia, sia sotto il punto di vista economico che sociale. Quanto più la crisi ha colpito settori produttivi, fasce occupazionali e categorie sociali, tanto più si avverte la necessità di sanare le ferite ma anche e, soprattutto, ricostruire le premesse per ripartire da uno sviluppo sostenibile. Ecco come.
L’impatto della pandemia sulla filiera produttiva. Tra scenari futuri e prospettive di cambiamento
Al settimo posto nel mondo tra i produttori manifatturieri, terzi in UE per sostenibilità ambientale. Tuttavia un deficit strutturale della crescita affligge L’Italia
La produzione industriale nel primo trimestre 2020 è attesa diminuire del 5,4%, il calo maggiore da undici anni. L’impatto del Covid -19 e delle misure di contenimento del contagio è stato devastante in marzo, quando l’attività è scesa del 16,6% su febbraio, portando l’indice di produzione indietro sui livelli di quarantadue anni fa. Le prospettive sono in forte peggioramento. Il Rapporto del Centro Studi di Confindustria a cura di Massimo Rodà.
Nel rapporto del CSC le previsioni per la tenuta e la ripresa dell’economia nazionale