Ad oggi il legislatore non ha previsto l’obbligatorietà della vaccinazione contro il Covid-19 sebbene sia essenziale per la ripresa dalla crisi. È necessaria una attenta valutazione dei rischi di questa scelta per le aziende sanitarie tanto più in riferimento al personale maggiormente esposto al rischio di contagio
Welfare, riassorbimento della disoccupazione e blocco dei licenziamenti. Cos’è veramente necessario a ricostruire il Paese.
Sulla questione salariale si è interrotta la trattativa tra sindacati e Federmeccanica riguardante il rinnovo del contratto.
Con l’avvento della digitalizzazione il mondo del lavoro ha davvero cambiato le sue regole? Il punto di Roberto Pessi sull’assenza di tutele e sulle nuove forme di sfruttamento che tuttavia rispondono a vecchie logiche purtroppo mai superate.
Luiss Open propone un’intervista a Roberto Pessi sull’attuale mercato del lavoro in Italia e la relativa tutela dei lavoratori.
“Se il datore di lavoro ha assicurato e seguito tutti i protocolli è difficile dimostrare che il contagio del lavoratore è avvenuto in azienda e non altrove, ed è ancora più complesso poi dimostrare la sua responsabilità civile e penale. Tuttavia un intervento normativo avrebbe un valore ancora più rassicurante per le imprese”. Il commento di Roberto Pessi alla nota dell’Inail del 18 maggio
Le imprese e i lavoratori sono stati duramente colpiti dalla pandemia. Urgono misure a sostegno del lavoro che evitino gravi passi indietro in materia di diritti sociali.
Le norme che hanno regolato il sistema Welfare nel nostro Paese non sono riuscite, negli ultimi anni, a garantire un’adeguata protezione sociale. Il professor Pessi, espone in un working paper, diverse considerazioni per migliorare le politiche a sostegno sociale.