Quanto conta il fattore umano nelle Open Innovation? Stando a uno studio condotto dalla Luiss e Fondazione ENEL, i due fattori chiave individuati per il successo di un’attività di innovazione sono caratteristiche difficilmente sostituibili dalle macchine: la capacità di interagire in modo efficace e la gestione corretta del personale.
Le regioni europee che sono centrali nei network di ricerca e quelle che sono circondate da altre regioni al loro interno fortemente interconnesse hanno mostrato un più alto tasso di innovazione e di crescita economica. L’analisi condotta confermerebbe l’efficacia dei programmi finanziati dall’Unione europea nel sostenere, tramite la formazione di network di ricerca, la performance tecnologica e la crescita economica sia delle regioni centrali sia di quelle periferiche.
I fondi europei di Next Generation-EU rappresentano un’imperdibile opportunità per rigenerare il paese, ma anche una grande responsabilità nei confronti dei cittadini italiani ed europei. Il Policy Brief della Luiss School of European Political Economy
Il rapido diffondersi dell’epidemia da Covid-19 ha portato una considerevole riduzione dell’attività economica e una forte crisi che ha colpito non solo l’Italia ma tutto il mondo. Nel nostro Paese, tuttavia, la crisi rischia di avere ripercussioni profonde non solo sull’economia nazionale, ma anche sul divario Nord-Sud.
I migranti hanno un alto tasso di imprenditorialità ed hanno contribuito a creare tante piccole e medie imprese in diversi Paesi inclusa l’Italia. Uno studio sull’imprenditoria dei migranti in Italia e sulla differenze di genere nella capacità di fare network
Le global value chains (GVC) rappresentano il principale veicolo dell’integrazione industriale ed economica mondiale. Analizzarle in tempi di pandemia ci mostra, ad esempio, come l’interconnessione non solo facilita la diffusione dei contagi da virus, ma propaga tra un Paese e l’altro gli shock da offerta e da domanda.
La comunicazione tra aziende e centri di ricerche è sempre più importante, specialmente quando si tratta di temi di natura ambientale. La professoressa Valentina Meliciani spiega come regolamentazione e networking tra ricercatori possano essere i principali motori dell’”innovazione ambientale”.