Tra le principali difficoltà connesse alla questione ambientale, vi sono quelle generate dalle esternalità tipiche delle emissioni inquinanti con la misurabilità delle stesse e di conseguenza con i problemi di free riding e di governance su scala regionale e globale. Ecco l’introduzione di Stefano Manzocchi al volume del 110° Anniversario della Rivista di Politica Economica.
La decisione del Tribunale costituzionale federale tedesco del 24 marzo 2021 può annoverarsi tra i grands arrêts sia con riguardo al diritto dell’ambiente sia con riguardo al futuro del costituzionalismo. Vediamo perché è una sentenza storica sia per le future generazioni tedesche che per quelle di tutta l’Europa.
Per analizzare la relazione tra crescita economica e impatto ambientale, è necessario concentrarsi sulle complesse interazioni tra i diversi aspetti del cambiamento strutturale e del suo impatto sulla performance economica (produttività, crescita, livelli e composizione dell’occupazione).
Le parole di Draghi alle Camere hanno confermato che uno dei pilastri del nuovo Governo sarà la transizione ecologica, a cui è stato dedicato tra l’altro un nuovo Ministero. Quale sarà il ruolo della politica fiscale in questo quadro? Alzare le accise sui prodotti energetici fossili non sembra essere la soluzione migliore.
Joe Biden poco dopo essersi insediato alla Casa Bianca ha dichiarato il rientro immediato degli Stati Uniti nel patto di Parigi sul cambiamento climatico. Sebbene un tale approccio sia stato salutato positivamente da Bruxelles, nasconde diverse sfide per i futuri programmi politici europei in materia ambientale
“Gli alberi artificiali non sarebbero tutti concentrati in una sola foresta. Verrebbero installati in tutto il mondo, meglio se vicino a siti più inquinati, come le grandi arterie stradali congestionate dal traffico o le centrali a carbone. Più vicini sono a zone ad alta concentrazione di emissioni, e più diossido di carbonio riescono a catturare”. Un estratto del volume “Cantiere terra” di Thomas M. Kostigen, in uscita per Luiss University Press
Com’è possibile trasformare il capitalismo, oggi da molti indicato come veicolo di ingiustizia sociale e “grande nemico” del pianeta, in una forza giusta e portatrice di benessere per tutti? Un estratto dell’attesissimo libro “Nel mondo che brucia” di Rebecca Henderson, considerata tra i più autorevoli teorici del capitalismo sostenibile. In uscita in Italia per Luiss University Press a settembre.
L’energia rinnovabile mette l’Europa davanti ad una delle più grandi opportunità di cambiamento della sua storia. Ma non tutti sembrano condividere appieno le grandi potenzialità economiche e sociali di questa “nuova energia”.
Nel giorno della manifestazione romana dei Fridays for future, che vedrà la presenza dell’attivista svedese Greta Thunberg, Valeria Termini ci spiega il ruolo cruciale che avranno i trasporti nella transizione verso le energie pulite.
La sedicenne svedese Greta Thunberg con i suoi ‘Fridays for Future’ ha dato nuova forza ai movimenti per il cambiamento climatico, oltre che riportare il dibattito sulla fondamentale questione posta già da Thomas Jefferson: una generazione di uomini ha il diritto di vincolarne un’altra?
Che legame c’è tra il veganesimo e i prodotti biologici? In che direzione sta andando la sempre maggiore attenzione sui diritti degli animali? E come si stanno evolvendo i concetti di natura e di Antropocene? Gianfranco Pellegrino e Paolo Peverini intervistano per LUISS Open Gianfranco Marrone, professore di Semiotica all’Università di Palermo.
Timothy Morton, definito il “profeta dell’Antropocene” dal Guardian e incluso nella lista dei cinquanta più influenti filosofi del mondo, introduce una categoria nuova: quella di «iperoggetti». Fenomeni talmente grandi ed estesi da mandare in frantumi le nostre tradizionali nozioni su cosa significa abitare il pianeta Terra.
Se gli ulivi di Melendugno sono ‘monumentali’, allora hanno lo stesso valore delle opere d’arte. Ma forse in un certo senso essi sono opere d’arte, sono monumenti della natura. Un estratto dal libro “Nell’Antropocene. Etica e politica alla fine di un mondo” di Gianfranco Pellegrino e Marcello Di Paola.
In occasione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, per cui la LUISS ha in programma una serie di attività e di incontri di formazione fino al 7 giugno, Gianfranco Pellegrino riflette sulla condizione, nuova ma innegabile, dei rifugiati climatici. Quali sono i loro diritti? Che risposte siamo chiamati a fornire alla loro situazione, da un punto di vista etico e del diritto?
Con questa analisi di Alfonso Giordano su cambiamenti climatici e migrazioni, LUISS Open rilancia uno dei temi che saranno al centro del Festival dello Sviluppo Sostenibile cui partecipa anche la LUISS con una serie di attività e formazione fino al 7 giugno
Come vanno considerate le persone che migrano a causa del cambiamento climatico? Si tratta di migranti, richiedenti asilo o di rifugiati? Gianfranco Pellegrino esplora la questione delineando la nuova tipologia di migrante climatico.