Come per la specie umana, anche nel mondo delle imprese non sopravvive chi è più forte o più intelligente, ma chi è predisposto al cambiamento. Saperlo fare può risultare cruciale. Un estratto del volume “L’onda perfetta” di Marco Magnani, edito dalla Luiss University Press.
La pandemia del coronavirus ci ricorda l’importanza della sostenibilità: sanitaria, ambientale e sociale. Quasi ovunque il virus ha messo in profonda crisi, prima, il sistema sanitario e, poi, quello economico. Le sfide sono complesse, richiedono scelte coraggiose e visione di lungo periodo, ma il progresso tecnologico offre un potenziale enorme per affrontarle
“A mio avviso la dimensione radicale dell’innovazione sociale non è un richiamo all’adeguatezza della prassi, bensì chiama in causa l’emersione della “radice” ossia dell’essenza insita nell’oggetto della nostra riflessione: un oggetto svuotato o ridotto nella sua essenza, non è appena depotenziato o strumentalizzate, ma diventa un’altra cosa” La risposta di Paolo Venturi a Luca Tricarico sul tema della radicalità come orizzonte dell’innovazione
Si sbaglia a pensare che “frugalità” faccia oggi rima con “povertà”, scrive il filosofo Westacott. Un’intuizione che vale anche per il modo in cui concepiamo l’innovazione, in un momento storico in cui siamo messi a dura prova dalla competizione dei mercati emergenti che producono soluzioni efficienti a costi minori. Una parola hindi e un altro saggio targato LUISS