Quali sono i principali motivi del record indiano di contagi e di decessi per Covid-19? Una nuova variante del virus più contagiosa tra i giovani, una certa reticenza a ricorrere a un secondo lockdown nazionale dopo quello dello scorso anno, una produzione di vaccini massiccia ma votata fino ad ora all’esportazione, infine strutture sanitarie troppo deboli. Ecco un’analisi della situazione attuale.
Di fronte ai ritardi nella fornitura dei vaccini (che le aziende non hanno interesse a ridurre) occorre che la mano pubblica intervenga nella produzione come si è impegnata nello sviluppo, inoltre i brevetti andrebbero sospesi temporaneamente, e la tecnologia di produzione resa disponibile a tutti i produttori in possesso delle necessarie competenze.
Oltre le Alpi e l’Atlantico, l’anno del Covid-19 ha portato almeno due novità politiche di rilievo: l’ascesa di Biden alla Casa Bianca e il lancio di un ambizioso piano europeo di ricostruzione post-pandemica. Poiché da sempre, e ancor di più nell’ultimo decennio, l l’Italia è un Paese condizionato dagli equilibri continentali e atlantici, nel 2021 che si apre queste novità peseranno anche a casa nostra. Ecco perché.
La pandemia ha portato a una riscoperta dell’importanza delle organizzazioni multilaterali. Non c’è infatti sfida globale che possa essere affrontata con gli strumenti degli Stati nazionali. Il policy brief di Alessandro Azzoni con una con una premessa di Paola Severino.
I dati raccolti mostrano come la drammatica esperienza condivisa non abbia affatto stimolato atteggiamenti empatici, piuttosto la mancanza di interazione genera la tendenza inversa
Alla base del’ultimo provvedimento c’è l’idea che il lockdown si può graduare, ma qual è la logica sottostante a quest’idea? Secondo Gianfranco Pellegrino la logica del semi-lockdown deriva dal concepire la pandemia come un caso di maledizione della defezione unilaterale.
Una società è al collasso quando manca un’adesione spontanea alle norme. Quando ciò avviene quella società è costretta a ripensare la propria visione del vivere civile.
Come cambierà il mondo dopo la pandemia? Un’analisi di Marco Magnani
Quali saranno le conseguenze della pandemia sull’essere umano, e più in generale, sulla società? Sebastiano Maffettone racconta il suo ultimo libro “Il quarto shock” (Luiss University Press).
Copernico ci ha informati che il nostro pianeta non era il centro dell’universo; Darwin ci ha spiegato che discendiamo dalle scimmie, Freud ci ha raccontato che sotto la nostra arrogante pretesa di essere razionali si celava un’oscura selva di pulsioni. Questa pandemia rivela un ulteriore esempio di impotenza umana. Un estratto del volume “Il quarto shock” di Sebastiano Maffettone, (Luiss University Press).
La pandemia di Covid-19 ha costretto le organizzazioni a cambiare il proprio modo di lavorare. Uno degli aspetti più interessanti è il mutamento del rapporto uomo-tecnologia. Lo studio di Antonio Daood e Luca Giustiniano
Che cosa ne sarà del processo di globalizzazione? Dobbiamo immaginare un rallentamento temporaneo o c’è da attendersi una definitiva inversione di tendenza?
La rinnovata fiducia nei confronti del personale sanitario rappresenta un passo avanti verso la creazione di un modello di ospedale-casa di vetro in cui medici, infermieri e utenti possono confrontarsi in un positivo effetto di reciproca interazione così potenziando l’efficacia delle cure.
Un’analisi di Bernardo Mattarella su come modernizzare i concorsi pubblici.
Che ruolo avranno i «barbari» sovranisti nella travagliatissima Italia post-pandemia? L’analisi di Giovanni Orsina
Come possono i consigli di amministrazione contribuire alla gestione della crisi attuale? Aiutando i manager a gestire l’emergenza e a progettare il domani. L’analisi di Alessandro Zattoni
Sopravvivrà la democrazia italiana al coronavirus? Era già fragile prima, il covid-19 l’ha ulteriormente indebolita, e le conseguenze della pandemia metteranno le istituzioni sotto una pressione enorme. L’editoriale di Giovanni Orsina.
Spagna e Italia sono a oggi i paesi più colpiti del Vecchio Continente dalla pandemia causata dal Covid-19 che attanaglia l’intero globo dalla fine dello scorso anno. Madrid e Milano sono assurte a simbolo delle aree più martoriate dei loro rispettivi paesi, ma le reazioni politiche e la tenuta degli equilibri politico – istituzionali sono state differenti. Il punto di Maria Cavallaro
Quella che stiamo vivendo è una crisi della domanda. È in crisi il consumatore. È in crisi quel complesso sistema di comportamenti individuali e sociali che nel nostro Paese determina oltre il 60% del PIL – questo il peso record in Italia (rispetto ad altri paesi Europei) dei consumi di beni e servizi delle famiglie. Ed è ormai evidente a tutti che il crollo dei fatturati nei mercati di consumo non ha rapporti di simmetria, né temporali né dimensionali, con la ripresa. Il punto di Bruno Busacca e Michele Costabile.
Una delle caratteristiche qualificanti dell’UE in politica estera è il multilateralismo, infatti a partire dalla fine della Guerra Fredda, l’UE si è posta come attore multilaterale in contrapposizione ad altri attori internazionali. Tuttavia, nonostante la Strategia Globale dell’UE del 2016 abbia ribadito l’impegno di Bruxelles al riguardo, le crisi multiple che l’Unione ha affrontato negli ultimi dieci anni hanno evidenziato quanto sia difficile la ricerca del multilateralismo. Il punto di Maria Giulia Amadio Viceré.
“L’endorsement dell’Oms aveva l’obiettivo di non irritare la Cina in un momento estremamente delicato per la sanità globale con la speranza di limitare la diffusione dell’epidemia. Tuttavia proprio le misure piuttosto restrittive messe in atto da Pechino durante la fase di lockdown –ad esempio l’utilizzo di comitati di residenti (volontari) locali supportati da moderni sistemi di sorveglianza ad alta tecnologia – si sono dimostrate fondamentali nel ridurre il contagio al di fuori della provincia dello Hubei”. Il punto di Silvia Menegazzi sul rapporto tra Oms e Cina e la nuova guerra fredda tra Stati Uniti e Cina.
“È accaduto in questi giorni ciò che non avremmo mai voluto vedere dopo la tragedia del coronavirus: lo sfruttamento di fondi pubblici destinati a combattere la pandemia per la creazione di un lucroso sistema di tangenti”. Il punto di Paola Severino
L’analisi di Francesco Giorgino sulle conseguenze della pandemia sulla società moderna e globalizzata
Una lunga e dolorosa lista di problemi strutturali viene da almeno venti anni stilata da diversi economisti ed osservatori delle (scarse) performances dell’economia italiana. L’analisi di Giorgio Di Giorgio
L’intelligenza artificiale giocherà un ruolo di primo piano sul processo decisionale delle società. Farà parte del board e riceverà delle deleghe decisionali? L’analisi di Gian Domenico Mosco
La pandemia ha evidenziato in modo drammatico e a costo di tante vite umane, le falle organizzative e progettuali del nostro sistema sanitario. L’editoriale di Cesare Severino e Paola Severino
“La risposta alle conseguenze del Covid-19 richiederà la costruzione di un nuovo regime fiscale europeo. Una fiscal union che tenga distinta la responsabilità fiscale degli stati da quella dell’Ue”. Il punto di Sergio Fabbrini.
“In piena coerenza con la vocazione profonda di un umanesimo digitale, l’intelligenza artificiale potrebbe sia potenziare l’apertura dell’ordinamento giuridico al nuovo, sia responsabilizzare il giudicante, offrendogli gli strumenti per esibire le ragioni della discontinuità rispetto all’orientamento dominante nello scenario offerto dall’ambiente digitale”. Il punto di Antonio Punzi
L’analisi di Leonardo Morlino sull’effetto di catalizzazione e sul meccanismo di resilienza che la società e le istituzioni affronteranno nel mutamento post covid-19.
A metà febbraio il Ministro Giuseppe Provenzano ha presentato il “Piano Sud”. Dopo una sommaria discussione, l’interesse per il tema è immediatamente scemato, travolto, nell’interesse collettivo, dalla diffusione della pandemia. Invece, se il nostro paese vuole aumentare le possibilità di tornare a ritmi di sviluppo più elevati deve valorizzare, nell’interesse collettivo, le risorse e le potenzialità di crescita in tutti i suoi territori, a cominciare da quelli più deboli. Il punto di Gianfranco Viesti.
“L’iniziativa franco-tedesca compie un cruciale passo in avanti per la realizzazione di un progetto europeo di investimenti, finanziato mediante l’emissione di project bond” Marcello Messori chiarisce la portata dell’innovazione sul piano politico e istituzionale
“Se il datore di lavoro ha assicurato e seguito tutti i protocolli è difficile dimostrare che il contagio del lavoratore è avvenuto in azienda e non altrove, ed è ancora più complesso poi dimostrare la sua responsabilità civile e penale. Tuttavia un intervento normativo avrebbe un valore ancora più rassicurante per le imprese”. Il commento di Roberto Pessi alla nota dell’Inail del 18 maggio
Come le scelte individuali, e, in particolare, quelle motivate da preferenze per l’equità, la fiducia e la cooperazione, sono state influenzate in Italia dai due mesi di quarantena? Daniela Di Cagno spiega il nuovo studio dei ricercatori del Cesare Lab della Luiss
“Con previsioni di decrescita del Pil dell’Unione europea di oltre il 7% nel 2020 e un forte aumento dei rapporti deficit/Pil e debito/Pil, per l’Italia rispettivamente 8,3 % e 155%, un improvviso rientro nei parametri del Patto di stabilità, senza modificarne i contenuti nella direzione già indicata dalla Commissione, significherebbe il ritorno a politiche di austerità non più sopportabili dopo il coronavirus”. Il punto di Giuseppe Di Taranto
Quali sono gli effetti del lockdown sull’economia del paese? Dati alla mano, Nicola Borri, Francesco Drago e Francesco Sobbrio conducono un’accurata analisi
Raffaele Bifulco riprende le parole di Asimov del 1989 per ragione sul rapporto che c’è tra ciò che sta succedendo intorno a noi e il problema della sovrappopolazione.
“Il Covid-19 ha determinato la sospensione dell’attività processuale ordinaria e un sostanziale blocco della giustizia civile”. Il punto di Marco Marinaro sulla necessità di un’immediata adozione di strumenti rapidi che possano consentire di fronteggiare la situazione di stallo delle cause pendenti e l’incombere di un esponenziale incremento della domanda di giustizia.
Quali aspetti bisogna privilegiare per elaborare un’immediata ed efficace ripartenza? Una riflessione di Paola Severino
L’impatto della crisi non sarà uguale per tutte le imprese: quelle che hanno saputo osservare i corretti canoni della finanza d’azienda si trovano oggi in condizioni migliori per fronteggiare le avversità. Una riflessione di Mario Comana su come l’attuale situazione influisca sulla dinamica della tesoreria d’impresa
Per porre fine alla diffusione dell’epidemia non ci sono alternative al distanziamento sociale, ma non è proporzionato a tale obiettivo vietare tout court la deambulazione delle persone al di fuori della propria abitazione, anche quando chi esce lo fa distanziato dagli altri e in condizioni di ‘sicurezza’. Maria Lucia Di Bitonto ragiona sull’importanza del principio di proporzionalità.
L’esperienza del Coronavirus pone l’esigenza di ripensare una nuova organizzazione sociale in cui viene meno la promiscuità territoriale tra siti produttivi e luoghi del vivere. Saremo in grado di cogliere il segnale e progettare una soluzione? Il punto di Giorgio Meo
“Si ricorre anche oggi, in questi mesi di Covid-19, alla religione e alla sua dimensione spirituale. Vi è infatti una riscoperta, talvolta purtroppo traumatica, della fragilità umana, quella altrui e quella propria, con la conseguente ricerca di consolazione e di significato, per la vita e per la morte”. Il punto di Samuele Sangalli
“Lo shock economico determinerà un aumento della disoccupazione che colpirà le fasce della popolazione in età lavorativa. L’inevitabile maggiore indebitamento dello Stato graverà sui giovani e giovanissimi che sono già stati penalizzati o trascurati dalle politiche pubbliche degli ultimi decenni. La crescita della disoccupazione quasi certamente colpirà le donne più degli uomini”. Luigi Marengo ci spiega perché l’epidemia non diminuirà le disuguaglianze, ma anzi le accentuerà.
Uno sguardo in Medio Oriente per capire come il mondo arabo stia affrontando l’emergenza covid-19. Ce ne parla Francesca Corrao
Per affrontare la fase 2 è necessario favorire la ricerca di nuove conoscenze e non, come è stato invece fatto durante la fase 1, privilegiare le competenze legali su quelle tecnico-scientifiche. Giuliano Fonderico ragiona sull’attitudine degli apparati pubblici ad affrontare le questioni anzitutto con “norme”, a vietare e prescrivere piuttosto che ad agire. Limiti che paiono essersi trasmessi anche alle istituzioni scientifiche e di ricerca, che con maggiore dinamismo sarebbero forse riuscite a sopravanzare l’inerzia dei corpi burocratici.
Potrebbe essere un bene allentare la morsa iper-regolamentatrice, lasciare spazi alle singole realtà geografiche che formano l’Europa e concentrarsi su una politica estera impostata su una visione più globale? Il punto di Romano Ferrari Zumbini.
Le organizzazioni criminali sono sempre pronte a sfruttare i momenti di debolezza per prosperare, sostentando famiglie e imprese. Il problema, tuttavia, non è solo italiano come alcuni hanno sostenuto: non vi sono in realtà Paesi esenti, e per combatterlo serve perciò un coordinamento europeo.
La capacità di reazione della politica economica europea è stata finora insufficiente, gli organi decisionali sono dilaniati da conflitti e posizioni politiche a tutela di interessi di breve periodo e spesso limitati ai confini nazionali. L’unico organismo europeo che ha reagito in modo rapido e deciso è stata la Banca Centrale Europea. Ne discutono Giorgio Di Giorgio e Giuseppe Zito
Covid-19: quali sono le conseguenze nel campo assicurativo? Il punto di Gennaro Olivieri per Luiss Open
“Il decreto n. 23 dell’8 aprile fornisce un bazooka di liquidità con un’enorme massa di fuoco, più che sufficiente per le esigenze del sistema delle imprese. Ma è necessario che il bazooka inizi a “sparare” liquidità da subito per salvare molte imprese che altrimenti rischiano di entrare in crisi già in questi giorni”. Il punto di Fabiano Schivardi e Guido Romano sul Decreto liquidità.
La domanda sulle condizioni per la solidarietà europea – cioè per la sopravvivenza europea – è una domanda esistenziale non solo per l’Europa, ma per il futuro della democrazia, a cui dobbiamo rispondere. L’editoriale di Carlo Bastasin
Noi esseri umani siamo alla continua ricerca di risposte. L’esigenza di ottenerle sembra essere connaturata all’esperienza di vita umana, al pari dell’esigenza di continuità che noi cerchiamo quotidianamente attraverso le nostre routine. Tuttavia, una situazione come quella attuale non è né conosciuta né prevedibile e dunque non ci sono esperienze o basi teoriche appropriate per inquadrarla. Il punto del Rettore Andrea Prencipe che ci aiuta ad interpretare l’ignoto.
La criminalità organizzata sta diffusamente consegnando pacchi alimentari a persone e a famiglie che non possono più permettersi di acquistare neppure il cibo quotidiano. È necessario che lo Stato arrivi prima della mafia in quelle situazione di grave necessità per evitare l’affiliazione o la soggezione alle cosche locali che si presentano come la forma di sussidio più rapida e diretta.
Sia per le imprese che per gli esseri umani l’aspetto decisivo sarà la capacità di modificare il proprio modo di operare e creare valore per rispondere a vincoli (ma eventualmente anche ad opportunità) causati da fenomeni esogeni imprevisti e di grande impatto. Ovvero la capacità di cambiare in maniera tanto rapida quanto radicale. Saremo in grado? Il punto di Matteo Caroli
Nell’emergenza, i dettami della giustizia tacciono, anche se forse rimangono le esigenze di preservare l’ordine, e in nome dell’ordine il potere politico può calpestare diritti e libertà. Il mondo alle prese con la pandemia di Covid-19 è in queste condizioni? Siamo usciti fuori dalla sfera della giustizia? La lettura del sabato di Gianfranco Pellegrino
“Questo 2020, che verrà ricordato come l’anno di una delle pandemie più disastrose della storia, rimarrà come l’anno in cui abbiamo dovuto imparare a far convivere i valori della libertà, della salute e dell’economia”. Paola Severino ci dice come.
Una delle poche certezze attuali è che non ci sarà ambito della nostra vita che non sarà investito dalla crisi profonda che stiamo vivendo. Quali saranno le conseguenze politiche principali su cui fissare la nostra attenzione? Il punto di Leonardo Morlino.
Come reagiscono le persone in quarantena dal punto di vista psicofisico? Antonio Davola ci spiega l’indagine condotta dal COVID-19 International Behavioral Science Working Group per sondare le prime risposte degli italiani all’autoisolamento
A poco più di un decennio dalla crisi finanziaria del 2008, che molto aveva impegnato i legislatori tributari nazionali, si pone nuovamente il problema di se e come il diritto tributario possa contribuire prima a contrastare e poi a superare la crisi del momento. Il punto di Giuseppe Melis per Luiss Open
La crisi del Covid-19 mette in tensione l’equilibrio tra sicurezza pubblica e diritto all’informazione. Dobbiamo per questo rafforzare gli interventi censori o si può mettere sotto controllo la disinformazione senza mettere a repentaglio la libertà dell’informazione? Ne discutono Michele Barbieri, Alessandro Natalini e Donatella Selva
Che cos’è la complessità? Accettarla vorrebbe dire rinunciare a quei principi che siamo stati abituati a considerare immutabili e che crediamo di vedere applicati ogni giorno: causa-effetto, input-output, progressioni lineari…Vorrebbe dire guardare il tutto e non il nostro angolo soltanto. Josè D’Alessandro per Luiss Open
L’Unione Europa sarà in grado di contrastare l’insorgere delle democrazie illiberali e difendere la dignità umana e i diritti fondamentali dei cittadini europei dalle spinte nazionalistiche volte a comprimere le minoranze e a rimuovere le diversità? Il punto di Aldo Sandulli
Quali sono le motivazioni per cui gli individui decidono di obbedire ad un obbligo, come restare a casa in tempo di pandemia? E quanto tale obbedienza è legata al “ruolo” del soggetto che se ne fa promotore? Lo studio di Daniela Di Cagno e i ricercatori del Cesieg
Marta Simoncini ragiona sull’assenza di un quadro normativo che identifichi in maniera univoca i compiti e le responsabilità di ciascuno e che permetta l’instaurazione di una chiara catena di comando nella gestione dell’emergenza Coronavirus
L’emergenza sanitaria in atto ci sta rendendo consapevoli di quanto l’utilizzo delle tecnologie digitali sia fondamentale per le nostre società, e va incoraggiato con tutte le forze. Ma raccogliere dati, tracciare i cittadini, chiedere loro di cedere pezzi della loro privacy, non sono aspetti da maneggiare con leggerezza.
“I governi e i legislatori degli USA e dei Paesi occidentali in generale hanno servito negli ultimi decenni gli interessi delle imprese farmaceutiche molto meglio degli interessi del pubblico. E infatti abbiamo un sistema brevettuale che è sostanzialmente disegnato sulle necessità di queste imprese”. Il contributo di Luigi Marengo per Luiss Open
“Una volta superato il picco della pandemia da coronavirus, le politiche economiche a livello internazionale dovranno affrontare e progressivamente superare le ‘rotture’ nelle catene internazionali del valore e dovranno riattivare processi prima profittevoli ma ora bloccati”. L’editoriale di Marcello Messori sulla strategia da seguire per uscire dalla crisi economica
“Il coronavirus colpisce soprattutto gli organismi deboli. Metaforicamente, questa constatazione si applica anche alle nostre democrazie: nel momento in cui è arrivato il virus il nostro sistema democratico era già in seria difficoltà, e nel ragionare dell’impatto che avrà la pandemia dobbiamo tener conto di queste fragilità pregresse”. L’editoriale di Giovanni Orsina per Luiss Open
Ora che tutti capiamo cosa significa vivere una privazione della libertà personale, sembra più facile comprendere lo stato d’animo di chi trascorre 24 ore su 24 in una cella, dovendo subire una forzata convivenza con altri detenuti, nell’impossibilità di avere colloqui con i propri parenti e nel timore di poter subire il contagio da uno dei compagni di cella. Il punto di Paola Severino sul troppo silenzio intorno alle carceri italiane e alle loro condizioni
Non ci sarà un giorno X nel quale la vita ricomincerà d’un tratto, ma il ritorno alle normali occupazioni sarà graduale. Una architettura di protezione può aiutarci a rendere efficiente la transizione
La produzione industriale nel primo trimestre 2020 è attesa diminuire del 5,4%, il calo maggiore da undici anni. L’impatto del Covid -19 e delle misure di contenimento del contagio è stato devastante in marzo, quando l’attività è scesa del 16,6% su febbraio, portando l’indice di produzione indietro sui livelli di quarantadue anni fa. Le prospettive sono in forte peggioramento. Il Rapporto del Centro Studi di Confindustria a cura di Massimo Rodà.
Da più parti si invoca il ricorso a procedure di discussione e di votazione “da remoto” per l’Assemblea e per le Commissioni. Operazione necessaria, ma tutt’altro che semplice, perché richiede un ripensamento delle procedure parlamentari, oltre che la predisposizione di un’adeguata infrastruttura tecnologica. Nicola Lupo spiega perché La Costituzione non impedisce il voto “da remoto” dei parlamentari.
Nel rapporto del CSC le previsioni per la tenuta e la ripresa dell’economia nazionale
“In queste ore un pò da tutte le parti viene evocato il nome di Draghi come leader del governo che dovrà affrontare la crisi economica. Ma che può fare Draghi da solo?” Il punto di Roberto D’Alimonte sui possibili scenari politici italiani nel post Coronavirus
Ora più che mai è fondamentale accelerare il processo di integrazione europea, dotando le istituzioni dell’Eurozona di un attore fiscale che possa mettere in campo quel coordinamento con la politica monetaria la cui mancanza, se già limitante in tempi normali, diventa esiziale in momenti in cui è in gioco la sopravvivenza della comunità Europea. Pietro Reichlin e Nicola Borri sulle future scelte economiche dell’EU per uscire dalla crisi Covid-19
Nel Consiglio dell’UE si assiste in questi giorni allo scontro tra l’intransigenza dei creditori e il “solidarismo” dei debitori. Attenzione, è già successo ai tempi di Weimar, scrive Sandulli
L’epidemia di queste settimane ci ha mostrato non solo quanto la nostra società si sia trovata improvvisamente vulnerabile, ma anche quanto internet e la vita online siano indispensabili per mantenere un contatto con il ‘mondo di fuori’. È necessario oggi più che mai tutelare la nostra sicurezza anche sul web, per contrastare le minacce informatiche a cui siamo continuamente sottoposti attraverso strumenti giuridici adeguati. Un editoriale di Paola Severino.
“Non possono essere trascurate le rilevanti conseguenze indotte dalla crisi pandemica sui mercati finanziari e sugli scenari economici e commerciali”. Giorgio Di Giorgio ragiona intorno al ruolo fondamentale delle politiche fiscali.
“Una questione fondamentale per prevedere gli effetti economici del corona virus è capire se lo shock sarà temporaneo, cioè se dopo il lockdown l’economia tornerà al livello precedente, o se la caduta nel reddito non verrà riassorbita in tempi brevi” il punto di Fabiano Schivardi sui possibili futuri scenari
Quanto rapidamente si va diffondendo il contagio? Quant’è la velocità di crescita? Sta aumentando o diminuendo? E che differenze ci sono tra le regioni italiane? L’analisi accurata di Lorenzo De Sio sulla diffusione del Coronavirus in Italia