Negli ultimi anni la Cina ha sviluppato un modello di capitalismo statale che mantiene le principali leve di intervento nelle mani del governo. Il modello ha consentito di evitare le grosse crisi finanziarie a livello globale degli ultimi trent’anni, indirizzare lo sviluppo di telecomunicazioni, trasporti ed energia, e di mantenere il controllo sugli investimenti stranieri e sulle fluttuazioni finanziarie. Ma la Cina e Singapore non sono messe molto meglio degli Stati Uniti in termini di disuguaglianza di reddito, che è peggiorata negli ultimi vent’anni.
Il nazionalismo, in Europa, ha il vento in poppa. Ma sbaglieremmo a credere che tra i motivi della sua ascesa ci sia semplicemente la diseguaglianza economica che attanaglia i nostri Paesi. Carlo Bastasin, su Luiss Open, illustra il suo ultimo saggio pubblicato per il think tank americano Brookings Institution
La crisi dei migranti è una crisi radicale, non perché ci chiede risposte differenti alle domande già poste nel 1989, ma perché cambia le domande stesse. Cosa è mutato da allora? Secondo Ivan Krastev è proprio la transizione dal mondo disconnesso degli anni Novanta a quello pieno di barricate che sta emergendo oggi a indebolire i regimi democratici.
Nonostante le pressioni esterne e interne Erdoğan vince le elezioni e conferma la sua leadership. Una prova di forza che consolida la posizione della Turchia tra i paesi “one-man-rule” come Cina e Russia e incorona il sovranismo islamico del suo leader.
Com’è possibile che la conoscenza e il sapere siano diventati qualcosa da cui diffidare e guardare con sospetto? Roberto Saviano ha incontrato alla LUISS Tom Nichols, professore ad Harvard e autore del libro “La conoscenza e i suoi nemici. L’era dell’incompetenza e i rischi per la democrazia” (LUISS University Press, 2018).
I “Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio” contengono lezioni quanto mai attuali sull’ascesa e sul declino delle democrazie. Dall’Italia al Brasile, passando per gli Stati Uniti, occorre ristabilire un equilibrio tra esecutivo, rappresentanza e opinione pubblica. Le idee e i correttivi proposti da alcuni politologi e raccolti dal commentatore Nathan Gardels
Dopo i Castro, arriva il nuovo Presidente Miguel Díaz-Canel. Lo scenario per l’Havana è duplice: il Paese potrà procedere più speditamente verso un’apertura a 360 gradi, oppure l’incapacità di gestire le criticità dell’economia spingeranno a un ulteriore irrigidimento il regime, con un’esasperazione dei suoi tratti populistici. L’analisi di Federico Niglia
Rileggere Polibio (e non solo) per capire l’attuale crisi della politica in Occidente. La folla infatti è una massa che ha paura del futuro, si sente povera ed è manipolabile come un bambino. Il popolo invece è un insieme di individui che guarda con fiducia al futuro e ha gli strumenti intellettuali per comprendere il mondo nel quale vive e affrontare in maniera razionale i problemi della res pubblica. Come evitare involuzioni
Il politologo Raffaele De Mucci analizza le tesi del filosofo Jason Brennan contenute nel suo ultimo libro “Contro la democrazia” (LUISS University Press). Idee e confutazioni sul concetto di “epistocrazia”, un meccanismo per premiare l’elettore più informato e competente senza però lasciare automaticamente tutti gli altri indietro
Nel suo “Contro la democrazia” il filosofo statunitense Jason Brennan (Georgetown) propone di rimediare ai difetti dei regimi democratici con forme di epistocrazia, cioè attribuendo maggiore influenza politica ai più competenti. Sabino Cassese si chiede se, o in che misura, la proposta sia praticabile.
Nicola Lupo passa in rassegna la legislazione elettorale italiana degli ultimi 12 anni, per poi analizzare il lungo dibattito, la recente approvazione e il contenuto delle norme vigenti. Un viaggio tra princìpi costituzionali, censure giurisdizionali, polemiche partitiche e utili lezioni per il futuro.
Perché non basta un referendum, come quello di domenica in Lombardia e Veneto, per liberare le energie disponibili nelle comunità territoriali. Un saggio in uscita del prof. De Martin
In vista del referendum di domenica in Lombardia e Veneto, una riflessione sulla salute delle autonomie oggi: tra percezione pubblica (negativa) e malessere (capillare), importanza costituzionale e soluzioni per un rilancio partecipativo di comuni, regioni e province
In anteprima per Open un estratto dal nuovo libro di Leonardo Morlino e Francesco Raniolo dal titolo “L’impatto della crisi economica sulle democrazie dell’Europa meridionale”
In un incontro organizzato dalla School of Government della LUISS, John Ikenberry discute dell’ordine internazionale liberale con riferimento all’America di Trump e oltre
Leonardo Morlino e Mario Quaranta propongono un’analisi sistematica di come la “qualità della democrazia” in Europa sia cambiata a seguito della crisi economica, individuando tre principali alterazioni
Michele Sorice, Luciano Fasano e Massimiliano Panarari affrontano la trasformazione del sistema democratico in rapporto alle innovazioni della comunicazione nell’opera “Mass media e sfera pubblica”