All’indomani delle primarie, il professore Roberto D’Alimonte illustra su LUISS Open tutti i dati elaborati dal CISE che descrivono le nuove tendenze nell’arena politica italiana: lo spostamento degli elettori verso il Movimento 5 Stelle si è arrestato, è anzi cominciato un deflusso, e se ne avvantaggia anche il Pd
Ecco come i consensi registrati dalle indagini demoscopiche nazionali si trasformerebbero in seggi in caso di elezioni oggi. Un’analisi del politologo e direttore del CISE Roberto D’Alimonte
È online e in download gratuito il nuovo Dossier CISE dal titolo “Gli sfidanti al governo. Disincanto, nuovi conflitti e diverse strategie dietro il voto del 4 marzo 2018” (edito da LUISS University Press). Da dove viene il risultato del 4 marzo? Cosa hanno in comune gli elettori dei due vincitori? E perché i perdenti sono stati sconfitti così duramente? Il Dossier CISE risponde a queste e altre domande
“Democrazie arrugginite e classi dirigenti non all’altezza della rivoluzione digitale: sono questi i motivi dello scalpore con cui accogliamo il caso Facebook-Cambridge Analytica. Politica e informazione arrancano, e oggi Google e social in Italia raccolgono più pubblicità di tutti i concorrenti, siano essi giornali o tv”, spiega Cellini, manager e docente di Economia digitale
Il voto del 4 marzo rappresenta uno spartiacque, con la massima affermazione di partiti anti-sistema nel panorama dell’Europa occidentale dal dopoguerra. Questo risultato è unico per almeno tre motivi. L’analisi dalla #cisedataroom
M5S il primo partito, la Lega padrona del centrodestra. Debacle per Berlusconi e soprattutto per Renzi. Disoccupazione, immigrazione e antieuropeismo sembrano essere le vere matrici di un risultato elettorale che supera nei numeri ogni previsione. L’analisi della maratona elettorale del CISE
Alla vigilia delle elezioni politiche italiane, in un saggio pubblicato in due parti su LUISS Open, Gianfranco Pellegrino pone alcuni interrogativi morali e politici sul voto: vale la pena votare? Si tratta di un dovere, che andrebbe eventualmente imposto dallo Stato? È lecito commerciare voti? Le risposte nella rubrica Sentimenti morali
Ecco come stabilità e prevedibilità sono diventati gli atout inaspettati del leader del centrodestra, pur in contrasto con la necessità di cambiamento del Paese. A poche ore dal voto, Andrea Lorenzo Capussela chiosa le teorie di Giovanni Orsina e di altri intellettuali
Il commento del demografo Golini su quoziente familiare, bonus per i nuovi nati, conciliazione di lavoro e famiglia, e poi gestione delle frontiere, espulsione dei clandestini, permessi di soggiorno temporanei e quella difficoltà diffusa a concepire una visione di lungo termine
Una maggioranza alla Camera lontana per il centrodestra e un possibile effetto-collegi che potrebbe favorire indirettamente il Movimento 5 Stelle, verso un risultato forse superiore alle aspettative. Ecco i principali risultati che emergono dal maxisondaggio CISE-LUISS-IlSole24Ore.
Lo sviluppo tecnologico della nostra era ci ha dato accesso a una quantità di informazioni senza precedenti. Il risultato, però, non è stato l’inizio di un nuovo illuminismo, ma il sorgere di un’età dell’incompetenza che ha dato origine a nuove figure sociali: tuttologi e spiegatori.
Lotta alla disoccupazione, domanda di protezione su sanità, povertà, sicurezza, limitazione dei rifugiati e moralizzazione della politica. Uno studio del CISE sull’agenda preferita dagli elettori. E sulle indicazioni per i partiti: il bacino liberal del PD, il posizionamento mainstream di FI e i 5 stelle catch-all-party
L’istituzionalizzazione dei grillini è quasi un caso di scuola. Un processo prevedibile, ma dagli esiti ancora aperti: dall’eclissarsi del “partito personale” (vedi la parabola del blog di Grillo) alla crescita di leader a tutto tondo (vedi Di Maio e la fine dei “portavoce”), passando per la fine dell’uno-vale-uno e il rimescolamento delle priorità programmatiche. L’analisi di Massimiliano Panarari
Le elezioni politiche in Italia, la “sorprendente” tenuta di Forza Italia e la categoria internazionale del “populista plutocratico”. Una breve guida dello storico Giovanni Orsina – a partire dal caso italiano – per non consolarsi con spiegazioni parziali o ragionamenti identitari