Il capitalismo democratico è sempre stato segnato della tensione tra imperativi economici dettati dal profitto e imperativi di giustizia distributiva democraticamente affermatisi. Il 2008 avrebbe visto rompersi l’equilibrio tra questi due imperativi. Ora i nodi vengono al pettine e capitale e lavoro appaiono duramente in conflitto reciproco. Quale può essere la soluzione agli attuali problemi europei?
Il 21 febbraio ricorreva il centesimo anniversario della nascita di John Rawls, il più importante filosofo politico dai tempi di Hobbes. Il suo pensiero è riuscito a cambiare il modo di fare filosofia e ha avuto profonda influenza in economia, psicologia, diritto, sociologia.
Se il principio di identità e di non contraddizione aristotelica è stato il perno sui cui si sono costruiti oltre due millenni di storia dell’Occidente, oggi, l’era dei social media, sembra aver perso il senso del limite favorendo così la quantità piuttosto che la qualità. Sembra che chi cerca un equilibrio esprima un’arroganza intollerabile e si estranea dall’ordine naturale, divenendo nemico. Ma come può reggersi una società senza il senso del Tempo? Il pensiero di Romano Ferrari Zumbini.
Alla vigilia delle elezioni politiche italiane, in un saggio pubblicato in due parti su LUISS Open, Gianfranco Pellegrino pone alcuni interrogativi morali e politici sul voto: vale la pena votare? Si tratta di un dovere, che andrebbe eventualmente imposto dallo Stato? È lecito commerciare voti? Le risposte nella rubrica Sentimenti morali