In Francia, lo scorso 27 giugno, si è tenuto il secondo turno delle elezioni per Regioni e province. Ultima tappa prima delle presidenziali del 2022. Astensione record. Deludono i partiti di Le Pen e Macron. Bene i neogollisti. Sinistra divisa. Nasce da qui l’idea di trarne alcune “lezioni” per la politica francese, con un occhio a quella italiana. L’analisi di Marc Lazar.
Qual è il nesso tra nazionalismo e protezione del patrimonio culturale di un paese? Un’intervista a Mark Thatcher sul comportamento di Francia e Italia nella cura e conservazione del patrimonio culturale.
Non solo negli Stati Uniti, ma anche in Gran Bretagna e nell’Europa meridionale la vecchia classe media che era portatrice del sogno americano è sprofondata in miseria. Dalle regioni industriali alle aree rurali, fino a piccole e medie città, secondo Christophe Guilluy siamo di fronte a un vero e proprio processo di isolamento sociale e culturale.
Le fiamme di Notre Dame infliggono un’enorme perdita morale. Ma che cosa abbiamo perso esattamente? L’identità europea? Un’opera di immensa bellezza? La testimonianza storica di un passato che non può ritornare? Queste risposte potrebbero essere tutte vere, ma hanno conseguenze e significati diversi. La riflessione di Gianfranco Pellegrino per Open
Senza la leadership americana sull’Occidente, in Europa si riapre la competizione per determinare chi comandi. Non è un caso che la crisi dell’europeismo si identifichi con una rinascita del sentimento anti-tedesco in tutta Europa. Qual è, realisticamente, lo spazio di manovra per l’Italia? L’intervento di Germano Dottori
Mark Thatcher, professore alla LUISS e alla LSE, ha studiato l’evolversi della tutela del “patrimonio culturale” in Francia e in Italia. Una nuova prospettiva per capire origini ed evoluzione dell’idea di nazione. Con un primato (un po’ a sorpresa) per il nostro Paese
Aveva “previsto” la sollevazione della Francia periferica contro le metropoli globalizzate. Nel giorno del decimo weekend di protesta in Francia parla Christophe Guilluy, teorico della fine della classe media occidentale
Il Presidente francese fa concessioni alla piazza in rivolta, ma rimane il peccato originale della sua politica economica: quella “teoria dello sgocciolamento” che punta a favorire i ricchi per rilanciare la crescita e che è stata smentita dalla storia.
Nel nuovo numero della rubrica “Vista da Bruxelles”, Daniel Gros analizza l’effetto dei crediti deteriorati sul sistema creditizio e bancario in Italia, con particolare riferimento a Francia e Germania, concludendo che i crediti deteriorati non compromettono comunque le possibilità di crescita
LUISS Open ieri ha incontrato Manuel Valls, primo ministro socialista francese dal 31 marzo 2014 al 6 dicembre 2016, oggi deputato con il gruppo “La République en marche” del Presidente della Repubblica Emmanuel Macron. Ecco alcune delle domande che gli abbiamo fatto in occasione del suo seminario organizzato dalla LUISS School of Government.
Che relazione c’è tra le elezioni italiane del prossimo 4 marzo e l’accordo franco-tedesco che verrà celebrato il prossimo 22 gennaio in occasione del 55esimo anniversario del Trattato dell’Eliseo? Ce lo spiega il prof Sergio Fabbrini
LUISS Open ha incontrato Marcello Messori, economista e Direttore della LUISS School of European Political Economy, per commentare le proposte di riforma dell’Eurozona lanciate dalla Commissione europea e che i capi di governo inizieranno a discutere ufficialmente da questa settimana
Il Centro Italiano Studi Elettorali (CISE) della LUISS ha organizzato per il 27 ottobre un workshop internazionale dove, sulla base di un’analisi dei risultati delle elezioni tenutesi nel 2017 in Olanda, Francia, Regno Unito, Germania e Austria, si discuteranno le nuove strategie di competizione di partiti e leader
Risanamento del debito pubblico e crescita nel medio periodo sono gli obiettivi che il governo italiano deve porsi come priorità, secondo questo policy brief della LUISS School of European Political Economy
L’editoriale per Open di Lorenzo De Sio, direttore del Centro Italiano di Studi Elettorali della LUISS, che presenta un’analisi dei nuovi orientamenti strategici di leader e partiti, in un orizzonte politico in grande cambiamento.
Francesco Saraceno analizza le elezioni francesi all’indomani del voto. Quanta Europa ci sarà con Macron presidente?
L’editoriale di Daniel Gros, direttore del think tank di Bruxelles CEPS, sulle elezioni in Francia e sulla portata di questo evento in prospettiva europea