Ogni nuovo Governo, appena insediato, propone all’Ue la cosiddetta “golden rule” per ammorbidire il Patto di Stabilità: è quasi una “legge di natura” della politica italiana. Tuttavia ricorrere alla leva del debito aggiuntivo avrebbe senso solo per finanziare infrastrutture effettivamente nuove, e non per limitarsi a mantenere quelle esistenti. Peccato che l’Italia sia indietro anche nella sola manutenzione del suo “capitale fisso”. L’opinione di Daniel Gros