“In Asia, in Africa, in America Latina, un forte fenomeno di nazionalismo delle risorse minerarie rende sempre più fragili le posizioni occidentali”. Guillaume Pitron nel raccontare il lato oscuro della transizione energetica, ripercorre la storia di una piccola tribù del Sudafrica che nell’estrazione dei metalli rari (dopo il petrolio, la nuova dipendenza egemonica mondiale) ha fatto scacco matto ad una grande multinazionale occidentale.
Il graduale avvicinamento della Turchia alla Russia preoccupa gli Stati Uniti, i quali non vogliono che uno dei loro alleati chiave in Medio Oriente, peraltro membro della NATO dal 1952, sbilanci gli equilibri geopolitici a favore di Mosca. Sofia Cecinini, coordinatrice dell’Osservatorio Sicurezza Internazionale della Luiss, fa il punto della complessa situazione diplomatica in Medio Oriente, spiegandone i possibili scenari politici.
Oggi l’ISTAT segnala un nuovo record italiano: calano infatti, come mai prima, nuove nascite e popolazione complessiva. L’Italia, tra record negativo di nascite e rapido invecchiamento, è ormai un caso studiato ovunque nel mondo. La crisi demografica costringe a ripensare tutto: sviluppo economico, lavoro, welfare e politica estera. Un estratto da “Italiani poca gente” di Antonio Golini con Marco Valerio Lo Prete, dal 7 febbraio in libreria per LUISS University Press.
Sabato 6 ottobre, al Festival di giornalismo del settimanale Internazionale, Luigi Serra e Marc Lazar discuteranno di Mediterraneo: migrazioni, geopolitica, diritti umani, formazione e giovani, a partire dalla storia di 17 ragazzi protagonisti di un progetto internazionale della LUISS su diritto allo studio e inclusione sociale. Alcune anticipazioni su LUISS Open
Trump fa eco alle accuse di Netanyahu e la pressione internazionale sulla già tesissima sfida Israele-Iran è ormai alle stelle. Anche l’Italia, da poco tornata ad essere il maggior partner europeo del governo iraniano, guarda con interesse al 12 maggio, e spera che Trump non stracci gli accordi con l’Iran.
Dopo lo storico incontro tra i rappresentanti delle due Coree gli equilibri mondiali sembrano essere a un punto di svolta. Il repentino processo di ‘normalizzazione’ della figura di Kim Jong-un, però, secondo Alessandro Orsini, meriterebbe una riflessione più attenta, a partire dalle fuorvianti interpretazioni dei media occidentali
Per Putin “la nazione che sarà leader nell’intelligenza artificiale, dominerà il mondo”. Lo pensa anche buona parte della politica mondiale, visto che gli Emirati Arabi hanno nominato un ministro per l’IA, la Cina investe a tutto spiano e Macron tenta di smuovere anche l’UE.
La globalizzazione ha scomposto socialismo e capitalismo attraverso le regole del mercato. Se però la Cina l’ha internalizzata, secondo i principi della dottrina marxista, gli Stati Uniti l’hanno esternalizzata, in nome del liberismo. Il mercato globale è lo scenario sul quale si confrontano, l’Unione Europea l’altro attore principale. Ecco i precari equilibri del sistema economico tra conflittualità e competitività, libera concorrenza e disuguaglianza.