L’utilizzo delle intelligenze artificiali può essere una minaccia per la tenuta democratica delle nazioni contemporanee? Siamo in grado di sapere esattamente dove vanno a finire tutti i dati raccolti “da terzi” durante la navigazione in Internet? Siamo davvero in incognito quando scegliamo questa modalità di ricerca su Google?
Un estratto del volume “Big Business” di Tyler Cowen (prossima pubblicazione Luiss University Press). L’autore, uno degli economisti più influenti al mondo, spiega perché l’ostilità nutrita per grandi aziende come Google e Facebook va ridimensionata.
“Il nostro corpo viene ripensato come un oggetto che mette in atto dei comportamenti da tracciare ed elaborare ai fini di indicizzarli e ricercarli”. Un estratto del volume “Il capitalismo della sorveglianza” di Shoshana Zuboff (Luiss University Press). Un’opera già classica e un libro imprescindibile per comprendere la nostra epoca
Il razzismo aumenta quando cresce la disoccupazione? L’ansia è una condizione più diffusa nelle grandi città? Quando il tempo è grigio le ricerche di video divertenti in rete aumentano? La sensazione è questa, ma è sbagliata. Ce lo dimostra Google e “La macchina della verità” di Seth Stephens-Davidowitz (LUISS University Press) dal 4 ottobre in libreria.
È possibile predire il futuro con i Big Data? Semplicemente no. Chi tenta di farlo potrebbe incappare nella “maledizione della dimensionalità” e nell’incalcolabile numero di variabili per le quali prevedere le vendite degli iPhone con Google è praticamente impossibile. Ce lo spiega Seth Stephens-Davidowitz
“Democrazie arrugginite e classi dirigenti non all’altezza della rivoluzione digitale: sono questi i motivi dello scalpore con cui accogliamo il caso Facebook-Cambridge Analytica. Politica e informazione arrancano, e oggi Google e social in Italia raccolgono più pubblicità di tutti i concorrenti, siano essi giornali o tv”, spiega Cellini, manager e docente di Economia digitale
Le grandi piattaforme web cercano di costruire ecosistemi di beni e servizi che tagliano fuori i competitor, trasformandosi in monopoli. Se tuttavia vogliono restare competitive, devono aumentare la propria attività di estrazione, analisi e controllo dei dati – e per farlo devono investire in capitale fisso.
A maggio di quest’anno Ke Jie, il campione del mondo di Go, ha perso contro AlphaGo, una intelligenza artificiale realizzata da Google. Luigi Laura ci spiega perché i più recenti cambiamenti tecnologici rappresentano l’inizio di una nuova era