L’attacco all’oleodotto americano è solo l’ultimo di una lunga lista di crimini ai danni di istituzioni pubbliche e private. Da tempo si è proposta l’attivazione di una data room segreta, dove raccogliere numeri, modalità e circostanze delle aggressioni. Così si possono attivare sistemi di protezione in grado di fronteggiare velocemente le azioni degli hacker.
La cooperazione necessaria dei governi con aziende e università, la ricerca di intese multilaterali e infine un’alfabetizzazione diffusa sul mondo cybe. L’analisi del prof. Marchetti
Raffaele Marchetti e Roberta Mulas raccontano in esclusiva per Open cos’è il crimine cibernetico, chi sono e come si muovono le persone che minacciano ogni giorno la sicurezza degli utenti di internet