La fine di Alitalia rappresenta il capolinea di un’era per l’Italia e per molti: lavoratori e viaggiatori. L’ultimo volo visto da un passeggero del volo AZ 1466 fra commozione e rabbia.
Coperta dal clamore mediatico e dall’attenzione che hanno comprensibilmente accompagnato nell’ultima settimana lo svolgimento di importanti vertici internazionali, è passata del tutto sotto silenzio la conclusione, nei giorni scorsi, dell’iter legislativo di un provvedimento assai rilevante per gli interessi del Paese: l’istituzione di una zona economica esclusiva. Ecco il punto di Elena Sciso.
Il 31 maggio scorso è stato pubblicato il Decreto-Legge relativo alla “Governance del Piano nazionale di rilancio e resilienza” in cui si afferma la centralità del premier nel governo di quest’ultimo. Di qui, le critiche (“Mario Draghi sta acquisendo troppo potere”). Ecco un’analisi di Sergio Fabbrini.
Il sistema politico attuale, in mancanza di un pivot, mostra tutta la propria dissonante e caotica frammentazione, mentre cerca faticosamente di trovare un nuovo catalizzatore intorno al quale riaddensarsi. Catalizzatore che, a oggi, rischia fortemente di essere Mario Draghi, il cui governo è sempre meno di emergenza.
L’arresto in Francia di sette ricercati dalla polizia italiana a seguito di condanne per reati di terrorismo pone numerosi interrogativi, di fondo e più immediati. Tra le domande importanti che dovremmo porci, una in particolare sembra essere anche più immediatamente rilevante: la violenza è ancora un mezzo di azione politica?
La sfida dell’Italia e in particolare quella del Sud per il post-pandemia si può vincere valorizzando il merito. Tale valore può essere incentivato nei giovani che decidano di affrontare severe prove di selezione per l’accesso alla PA con la consapevolezza che le promozioni avverranno grazie al riconoscimento del valore e non per anzianità, per raccomandazione o grazie a relazioni standardizzate dei capi ufficio.
Il coperchio che la pandemia ha messo sulla politica si sta allentando per due motivi. Il primo è che cominciamo finalmente a intravedere il ritorno a una normalità relativa. Il secondo è che su lockdown e vaccini la discontinuità fra Draghi e Conte, benché tutt’altro che inesistente, è stata tuttavia modesta. Questo doppio meccanismo disincentiva i partiti – soprattutto quelli che con Conte erano all’opposizione – dal subordinare i propri interessi a quelli del governo. Vediamo come e perché.
Giovedì scorso Camera e Senato della Repubblica sono stati chiamati ad approvare la relazione con cui il Governo chiede l’autorizzazione al Parlamento per un nuovo scostamento di bilancio da 40 miliardi per il 2021, al fine di finanziare ulteriori misure per fronteggiare le conseguenze dell’emergenza epidemiologica. Luiss Open ha chiesto un commento sulle misure in arrivo a Matteo Caroli, professore di Economia e Gestione delle imprese internazionali all’Università Luiss.
L’80% del Pil mondiale dipende dall’economia delle città. È un dato di cui l’Italia dovrebbe tener conto soprattutto in vista del G20. Infatti in tale ambito, Roma e Milano ospiteranno nelle prossime settimane il gruppo di engagement chiamato Urban-20, riunendo i sindaci delle più importanti città del pianeta per interagire con i dibattiti tra i leader nazionali.
Il rapporto di previsione a cura del Centro Studi Confindustria restituisce l’immagine di un paese, l’Italia, compresso dalla pandemia, sia sotto il punto di vista economico che sociale. Quanto più la crisi ha colpito settori produttivi, fasce occupazionali e categorie sociali, tanto più si avverte la necessità di sanare le ferite ma anche e, soprattutto, ricostruire le premesse per ripartire da uno sviluppo sostenibile. Ecco come.
Desta impressione la notizia che un ufficiale della Marina abbia passato informazioni riservate alla Russia. Le domande a cui dobbiamo rispondere sono due. La prima è come sia potuto accadere un fatto così grave e la seconda è se l’Italia esca bene o male da una simile vicenda.
Il Covid-19 ha portato una crisi della domanda, aggravata dalla drammatica riduzione della produttività del consumatore. Si è ridotto, infatti, il valore utilitaristico acquisti e consumi e al contempo sono emersi nuovi costi, anche fisici e psicologici, che per quanto siano ormai parte della “nuova normalità” hanno ridotto il valore di beni e servizi.
Maria Rita Testa, professoressa di Demografia alla Luiss, spiega a Luiss Open perché in realtà esistono anche ragioni per essere ottimisti sul futuro delle nascite e dei giovani nel nostro Paese. Il caso italiano e quello giapponese. Anticipazioni da un seminario Luiss.
L’attuale governo presenta sia elementi di continuità che di discontinuità con le precedenti esperienze di governi tecnici. Ecco cosa lega l’esperienza di Draghi al passato, ma soprattutto cosa la rende diversa.
Il fattore “ottimismo degli investitori” è forse il più importante da interpretare ora che l’arrivo di Mario Draghi segna un nuovo radicale punto di svolta per la vita pubblica italiana. Rilevazioni affidabili non verranno prima di alcuni mesi, ma vale la pena di ragionare fin d’ora. Non essere pessimisti nel pieno di una pandemia richiederà infatti certamente un ostinato sforzo della ragione sull’istinto.
In Italia, dal 1945 a oggi, si sono succeduti 66 governi. Nel Regno Unito 29, in Germania 22. In virtù dell’instabilità dei governi del nostro Paese si torna ciclicamente a discutere sul possibile inserimento in Costituzione della sfiducia costruttiva, strumento conosciuto per la sua potenziale funzione di stabilizzazione degli esecutivi.
Un’indagine internazionale condotta a inizio febbraio (prima dell’incarico a Draghi) in Francia, Germania, Italia e Regno Unito da Opinionway per il Centro di ricerche politiche di SciencesPo a Parigi, in joint venture con il CISE rivela che gli italiani sarebbero più sfiduciati e preoccupati per l’economia ma aperti all’Ue e al mondo.
Antonio Catricalà se ne è andato all’improvviso, e per i molti che ne hanno apprezzato, nei più disparati ambienti le doti umane ed intellettuali, il senso di vuoto è stato pari al dolore per la sua tragica scomparsa. Ma quel vuoto in realtà è solo apparente.
La grande falla del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è quella di non specificare la percentuale di risorse destinata a ciascun territorio. I fondi stanziati dal governo potrebbero non essere sufficienti a raggiungere obiettivi ambiziosi come transizione ecologica del sud e politiche a favore del lavoro.
Con l’intervento al Senato, Draghi ha dato al suo gabinetto un’indiscutibile impronta politica, sebbene il Presidente Mattarella avesse chiesto un governo che non si identificasse «con alcuna formula politica». Un governo con formula politica fondato su una maggioranza senza formula politica è destinato a mettere sotto forte pressione i partiti che lo sostengono.
Nell’era post-Covid è chiaro che niente sarà più come prima. Il nostro paese, il più “vecchio” di Europa per percentuale di popolazione anziana, ha una responsabilità in più nella individuazione di strategie e politiche relative ad uno dei settori chiave del prossimo futuro: il welfare.
L’ex banchiere centrale sottolinea l’importanza di investire tempestivamente in un paese che affonda tra debito pubblico che avanza e invecchiamento della popolazione. Contrastare l’abbandono scolastico, investire nella formazione, politiche pubbliche mirate sono i punti su cui insiste il capo del governo
Nel maggio del 2013 la Luiss ha conferito a Mario Draghi la laurea honoris causa in Scienze politiche (indirizzo di Relazioni internazionali). Tale scelta voleva premiare la straordinaria capacità, dimostrata in più occasioni da Draghi, di affrontare e risolvere complessi e decisivi nodi di policy mediante la combinazione di prospettive diverse e, spesso, in potenziale tensione.
La pandemia ha inciso negativamente sul trend di denatalità che già da anni preoccupa gli esperti; così se la paura per il futuro annulla il desiderio riproduttivo, la solitudine e il confinamento incrementano le adozioni di animali domestici.
L’isolamento che ha caratterizzato questa pandemia porta a riflettere sulle condizioni di vita dei detenuti nelle strutture penitenziarie. Le parole di Paola Severino su un tema spesso trascurato nella narrazione di questo periodo storico.
Il peso della manovra di Renzi all’interno delle logiche di governo. Le elezioni anticipate sono l’esito meno probabile
Il dibattito sui contratti pubblici e, in particolare, sulle opere pubbliche, è particolarmente intenso negli ultimi tempi, ma non sempre supportato da dati. Per questo motivo un gruppo di studiosi ha avviato una ricerca sul campo per fare chiarezza. Il resoconto di Bernardo Giorgio Mattarella.
Prima o poi la pandemia finirà e per l’opposizione la vera sfida consisterà nel farsi trovare pronta quando i giochi si riapriranno. Sarà in grado il centrodestra?
Sulla questione salariale si è interrotta la trattativa tra sindacati e Federmeccanica riguardante il rinnovo del contratto.
Un quadro chiaro delle criticità dell’Italia e un piano di sviluppo concreto per contrastarle
“L’economia mondiale è attesa in contrazione, nel 2020, per circa 4,5 punti percentuali. La recessione sarà relativamente più forte nei paesi molto dipendenti dal turismo e dove le restrizioni alle attività sono state più intense e durature”. Il punto di Giorgio Di Giorgio sul lento (ed ancora incerto) ritorno ad una attesa normalità.
Nel pieno della pandemia da Covid-19, a quali condizioni lo Stato potrà giocare un ruolo efficace nel rilancio dell’economia? Stati Uniti e Francia riesumano legislazioni speciali del Dopoguerra. Ci sono lezioni anche per il nostro Paese alle prese col Recovery Fund. Un paper della School of Government della Luiss.
Che impatto sulla tenuta del governo può avere l’esito delle prossime elezioni regionali e del referendum costituzionale? Il punto di Roberto D’Alimonte.
“La presa d’atto della inevitabile interdipendenza degli Stati nazionali è avvenuta all’insegna del “mai più guerre fra noi” ed ha consentito, appunto con la creazione della Comunità, una efficace risposta al passato. Il progetto europeo, però, non era soltanto questo, doveva anche essere una risposta a un futuro nel quale nessuno Stato, da solo, avrebbe potuto fronteggiare sfide come quella ambientale, una criminalità ormai organizzata sul piano internazionale, flussi migratori sempre più intensi”. La prefazione di Giuliano Amato al volume di Sergio Fabbrini, “Spiegare l’Europa”, prossima pubblicazione de “Il Sole 24 Ore”.
Il grande errore dei leader populisti sta nell’aver sistematicamente negato il pericolo del Covid-19, trovandosi poi impreparati e non più credibili. L’analisi di Sergio Fabbrini.
“Un maggiore finanziamento della Giustizia non solo risponde a esigenze primarie, fortemente avvertite dai cittadini come attuazione di diritti fondamentali riconosciuti dalla Costituzione, ma rappresenterebbe un investimento anche economicamente apprezzabile”. L’analisi di Paola Severino sui parametri impiegati dal nostro paese per misurare la corruzione.
L’intervento di Paola Severino al Forum di Cernobbio sul binomio giustizia-economia: un tema mai come oggi attuale e dfficile da affrontare.
L’Italia è uno dei maggiori beneficiari dei nuovi fondi europei e dunque ha perciò, un ruolo cruciale da svolgere. Non è un’esagerazione sottolineare che il successo o il fallimento di NG-EU e del RRF dipenderanno, in larga misura, dalle scelte che governo e parlamento italiani faranno nelle prossime settimane. Il punto di Marco Buti e Marcello Messori.
“La storia del taglio dei parlamentari non ha un risvolto che presenti un minimo di serietà”. L’analisi di Giovanni Orsina.
“Una riforma dai contenuti assai limitati, ma condivisibili”: il punto di Nicola Lupo sul perché al referendum del 20-21 settembre è opportuno votare sì.
Il 20 e 21 settembre siamo chiamati a votare a favore o contro la legge costituzionale con la quale il numero dei parlamentari viene diminuito. Le considerazioni di Raffalee Bifulco per Luiss Open sul perché questa riforma costituzionale appare inutile e sbagliata.
Dopo l’analisi del voto in Veneto, Roberto D’Alimonte torna ad analizzare tramite il sondaggio Winpoll-Cise la situazione che si prospetta in Campania. Il governatore uscente De Luca è trainato dal voto personale e, nonostante abbia perso consensi da luglio, resta 30 punti sopra Caldoro, mentre il distacco tra le liste è soltanto di otto punti.
Alle prossime elezioni regionali il governatore Luca Zaia potrebbe vincere in Veneto con il 76,8% grazie a consensi trasversali, la sua lista accreditata di 7 punti in più di quella del Carroccio rappresenterebbe una svolta per la futura Leadership della Lega. Numeri alla mano, l’analisi di Roberto D’Alimonte.
La presenza locale delle Banche di credito cooperativo è uno strumento chiave per l’inclusione finanziaria della comunità. Lo dimostra questo studio. trovando una correlazione tra la diffusione delle BCC nei territori provinciali e i livelli di disuguaglianza di reddito nei territori di riferimento, soprattutto al Nord.
La professoressa Maria Elena Cavallaro analizza l’accoglienza ricevuta in Spagna dai risultati dell’ultimo Consiglio europeo sull’emergenza economica post pandemia. Un Policy Brief della Luiss School of Government
Frank-Walter Steinmeier e Sergio Mattarella hanno inviato una lettera congiunta ai sindaci tedeschi e italiani per riconoscere il valore dei gemellaggi e auspicarne il rafforzamento. È un gesto che si inserisce in un rinnovato slancio di cooperazione tra Italia e Germania
“L’Europa conferma di essere un idrovolante impegnato a disegnare arabeschi sulla superficie dell’acqua: non sta fermo e non affonda, ma non decolla nemmeno”. Qual è la posizione dei sovranisti italiani? L’editoriale di Giovanni Orsina.
“L’Italia ha davanti a sé un occasione che non si ripresenterà, frutto di una specie di eterogenesi dei fini della pandemia, per rompere il circolo vizioso del declino economico e sociale”. L’editoriale di Gianni Toniolo per Luiss Open
Il sistema italiano della emergenza-urgenza è stato pesantemente messo in crisi dal Coronavirus rendendo evidente la necessità di una riforma sanitaria.
Dopo 26 anni dalla sua discesa in campo, Berlusconi si ritrova incredibilmente ad essere l’uomo più corteggiato del centrodestra. Ma è davvero così sorprendente? L’editoriale di Giovanni Orsina.
L’accordo faticosamente raggiunto in Europa sul Recovery Fund assegna all’Italia una dote importante di risorse, ma il prossimo passo è presentare riforme essenziali a consentire un recupero strutturale dei ritardi che il nostro paese ha accumulato nelle ultime tre decadi dai partners europei. Il punto di Giorgio Di Giorgio.
Il punto di Aldo Sandulli sul potere camaleontico del golden power e di come numerosi Stati europei, spinti dall’emergenza Covid-19, sono intervenuti a rafforzare lo strumento, al fine di tutelare l’interesse nazionale nell’attuale crisi.
Luiss Open propone un’intervista a Roberto Pessi sull’attuale mercato del lavoro in Italia e la relativa tutela dei lavoratori.
“Il progetto di riforma elettorale in discussione rappresenta la rottura con il modello italiano di governo e l’abbandono del tentativo di costruire una democrazia fondata su un equilibrio più efficiente tra rappresentatività e governabilità”. Roberto D’alimonte ci spiega perché il ritorno al proporzionale potrebbe essere un errore.
Luiss Open ha chiesto al professore Marcello Messori, economista e Direttore della Luiss School of European Political Economy, di aiutarci a fare chiarezza sul Recovery Fund e sulle prossime sfide per l’Italia. Ecco una sua guida ragionata per sfatare luoghi comuni e pregiudizi
La storia del Movimento 5 stelle non è solo controversa, ma è anche unica nel suo genere. Ha saputo sfruttare le debolezze e i fallimenti degli avversari politici per poi però ritrovarsi ad essere esattamente come loro. Un’analisi di Giovanni Orsina sulle ragioni del declino dei grillini.
Il semestre di Presidenza del Consiglio Ue non rende Berlino onnipotente e le sfide abbondano. Sul Recovery Fund e sulla strategia per la ripresa, la Cancelliera Merkel dovrà far convergere Paesi del Nord e Paesi del Sud in profonda crisi (Italia in primis). E poi ancora: sostenibilità, Brexit, rapporti con Washington e Pechino, immigrazione. Dopo l’analisi di Sergio Fabbrini, su Luiss Open interviene lo storico Christian Blasberg
Oggi 1° luglio comincia la presidenza semestrale tedesca dell’Unione europea e l’aspettativa è molto alta. Quali sono i punti che affronterà Angela Merkel per il futuro dell’Europa? Un’analisi di Sergio Fabbrini
Ancora una volta a pagare il conto economico e sociale più alto saranno le nuove generazioni. Lo studio di Luciano Monti sull’impatto della pandemia sul divario generazionale.
Nella riunione per approvare la proposta della Commissione europea di dare vita ad un programma (“Next Generation EU”) per la ricostruzione delle economie dei Paesi più colpiti dalla pandemia, il Consiglio europeo non è riuscito a trovare un accordo, bloccato dalle divisioni al suo interno. L’Italia da una parte deve sostenere il progetto, ma dall’altra il suo ruolo risulta sottodimensionato, per via delle sue debolezze istituzionali e incongruenze politiche.
Nelle ricorrenti crisi che hanno caratterizzato l’avvio di millennio, la ricetta che costantemente viene rinvenuta è la medesima: semplificare l’amministrazione italiana. Ma come? L’analisi di Aldo Sandulli.
I migranti hanno un alto tasso di imprenditorialità ed hanno contribuito a creare tante piccole e medie imprese in diversi Paesi inclusa l’Italia. Uno studio sull’imprenditoria dei migranti in Italia e sulla differenze di genere nella capacità di fare network
La rinnovata fiducia nei confronti del personale sanitario rappresenta un passo avanti verso la creazione di un modello di ospedale-casa di vetro in cui medici, infermieri e utenti possono confrontarsi in un positivo effetto di reciproca interazione così potenziando l’efficacia delle cure.
L’Italia ha estremo bisogno di una robusta iniezione di investimenti (pubblici e privati) per ricostituire le basi strutturali della crescita. L’iniziativa, lanciata dalla Commissione con il Next Generation EU, rappresenta perciò un’opportunità decisiva.
“In queste giornate di distanziamento fisico interpersonale (ma non sociale!) il marketing si è fatto real-time e newsjacking, recependo e rielaborando contenuti provenienti dall’attualità. I brand hanno “agganciato” le notizie non solo per aumentare awareness, attitude ed equality e condizionare la purchase intention dei consumatori, ma anche per stazionare dentro il flusso”. L’analisi di Francesco Giorgino
Il ruolo istituzionale della Suprema Corte sta conoscendo, a norme ordinamentali invariate, una veloce e radicale trasformazione. Il punto di Bruno Capponi
Sopravvivrà la democrazia italiana al coronavirus? Era già fragile prima, il covid-19 l’ha ulteriormente indebolita, e le conseguenze della pandemia metteranno le istituzioni sotto una pressione enorme. L’editoriale di Giovanni Orsina.
Spagna e Italia sono a oggi i paesi più colpiti del Vecchio Continente dalla pandemia causata dal Covid-19 che attanaglia l’intero globo dalla fine dello scorso anno. Madrid e Milano sono assurte a simbolo delle aree più martoriate dei loro rispettivi paesi, ma le reazioni politiche e la tenuta degli equilibri politico – istituzionali sono state differenti. Il punto di Maria Cavallaro
Quella che stiamo vivendo è una crisi della domanda. È in crisi il consumatore. È in crisi quel complesso sistema di comportamenti individuali e sociali che nel nostro Paese determina oltre il 60% del PIL – questo il peso record in Italia (rispetto ad altri paesi Europei) dei consumi di beni e servizi delle famiglie. Ed è ormai evidente a tutti che il crollo dei fatturati nei mercati di consumo non ha rapporti di simmetria, né temporali né dimensionali, con la ripresa. Il punto di Bruno Busacca e Michele Costabile.
“È accaduto in questi giorni ciò che non avremmo mai voluto vedere dopo la tragedia del coronavirus: lo sfruttamento di fondi pubblici destinati a combattere la pandemia per la creazione di un lucroso sistema di tangenti”. Il punto di Paola Severino
L’analisi di Francesco Giorgino sulle conseguenze della pandemia sulla società moderna e globalizzata
La pandemia ha evidenziato in modo drammatico e a costo di tante vite umane, le falle organizzative e progettuali del nostro sistema sanitario. L’editoriale di Cesare Severino e Paola Severino
A metà febbraio il Ministro Giuseppe Provenzano ha presentato il “Piano Sud”. Dopo una sommaria discussione, l’interesse per il tema è immediatamente scemato, travolto, nell’interesse collettivo, dalla diffusione della pandemia. Invece, se il nostro paese vuole aumentare le possibilità di tornare a ritmi di sviluppo più elevati deve valorizzare, nell’interesse collettivo, le risorse e le potenzialità di crescita in tutti i suoi territori, a cominciare da quelli più deboli. Il punto di Gianfranco Viesti.
“La sfida è quella di identificare un nuovo ruolo per la RSI nella vita aziendale e di individuare strategie adeguate a rispondere alle sfide sociali, economiche e ambientali imposte dalla pandemia. Le imprese sono chiamate ad andare oltre a ciò che è richiesto dai governi o imposto dalla legge e questo è ancora più vero ai tempi del Covid-19”. Un saggio di Valentina Gentile
“Giuseppe Conte per sua stessa ammissione è un leader senza partito. Non esiste un caso simile in tutta Europa. Forse al mondo. E si badi bene non è un tecnico. Non si considera tale. E non è considerato tale”. Il punto di Roberto D’alimonte
Nel modello classico si assume che siano i cittadini ad avere diverse opinioni, e i partiti che competono per rappresentarle. Tuttavia, c’è un filone di ricerca recente che ha messo in evidenza come a volte accada il contrario: su molti temi, soprattutto quelli più complessi, i cittadini spesso non hanno un’opinione definita e ricorrono ai partiti politici come a delle euristiche ovvero delle “scorciatoie cognitive”. L’intervista a Lorenzo De Sio
Sia per le imprese che per gli esseri umani l’aspetto decisivo sarà la capacità di modificare il proprio modo di operare e creare valore per rispondere a vincoli (ma eventualmente anche ad opportunità) causati da fenomeni esogeni imprevisti e di grande impatto. Ovvero la capacità di cambiare in maniera tanto rapida quanto radicale. Saremo in grado? Il punto di Matteo Caroli
“Il coronavirus colpisce soprattutto gli organismi deboli. Metaforicamente, questa constatazione si applica anche alle nostre democrazie: nel momento in cui è arrivato il virus il nostro sistema democratico era già in seria difficoltà, e nel ragionare dell’impatto che avrà la pandemia dobbiamo tener conto di queste fragilità pregresse”. L’editoriale di Giovanni Orsina per Luiss Open
Ora che tutti capiamo cosa significa vivere una privazione della libertà personale, sembra più facile comprendere lo stato d’animo di chi trascorre 24 ore su 24 in una cella, dovendo subire una forzata convivenza con altri detenuti, nell’impossibilità di avere colloqui con i propri parenti e nel timore di poter subire il contagio da uno dei compagni di cella. Il punto di Paola Severino sul troppo silenzio intorno alle carceri italiane e alle loro condizioni
Non ci sarà un giorno X nel quale la vita ricomincerà d’un tratto, ma il ritorno alle normali occupazioni sarà graduale. Una architettura di protezione può aiutarci a rendere efficiente la transizione
Da più parti si invoca il ricorso a procedure di discussione e di votazione “da remoto” per l’Assemblea e per le Commissioni. Operazione necessaria, ma tutt’altro che semplice, perché richiede un ripensamento delle procedure parlamentari, oltre che la predisposizione di un’adeguata infrastruttura tecnologica. Nicola Lupo spiega perché La Costituzione non impedisce il voto “da remoto” dei parlamentari.
Nel rapporto del CSC le previsioni per la tenuta e la ripresa dell’economia nazionale
L’epidemia di queste settimane ci ha mostrato non solo quanto la nostra società si sia trovata improvvisamente vulnerabile, ma anche quanto internet e la vita online siano indispensabili per mantenere un contatto con il ‘mondo di fuori’. È necessario oggi più che mai tutelare la nostra sicurezza anche sul web, per contrastare le minacce informatiche a cui siamo continuamente sottoposti attraverso strumenti giuridici adeguati. Un editoriale di Paola Severino.
“Una questione fondamentale per prevedere gli effetti economici del corona virus è capire se lo shock sarà temporaneo, cioè se dopo il lockdown l’economia tornerà al livello precedente, o se la caduta nel reddito non verrà riassorbita in tempi brevi” il punto di Fabiano Schivardi sui possibili futuri scenari
Quanto rapidamente si va diffondendo il contagio? Quant’è la velocità di crescita? Sta aumentando o diminuendo? E che differenze ci sono tra le regioni italiane? L’analisi accurata di Lorenzo De Sio sulla diffusione del Coronavirus in Italia
“Nel 2015 l’isola di Lesbo, che ha circa 86.000 abitanti, vide arrivare oltre 500.000 profughi. Sbarcavano quasi tutti nel punto settentrionale dell’isola, da dove si vede la Turchia” la testimonianza di Linda Polman, autrice di “Gente di nessuno” edito da Luiss University Press, in libreria dal 19 marzo
Il Financial Times dedica un reportage al crollo della natalità in Italia e agli scompensi demografici-economici che ne seguono. Lo fa citando i dati di “Italiani poca gente”, di Antonio Golini e Marco Valerio Lo Prete, pubblicato da Luiss University Press, di cui Luiss Open si è già occupato
Lo studio, promosso da AICAI Associazione Italiana dei Corrieri Aerei Internazionali, analizza gli aspetti operativi del comparto dei corrieri aerei internazionali ed il loro ruolo propulsivo sullo sviluppo del sistema Paese. In particolare l’analisi c …
Contrariamente a quanto troppo spesso si dice, dedicare maggiori risorse pubbliche alla costruzione di infrastrutture non è di per sé una panacea per l’economia. I dati degli ultimi 20 anni raccolti in Germania, Spagna e Italia sono lì a dimostrarlo. L’economista Daniel Gros illustra su Luiss Open le condizioni minime per investimenti infrastrutturali di successo
“Si è sempre ritenuto che i paesi dell’Europa orientale tendessero ad essere più instabili perché la democrazia era di recente formazione e quindi le regole del gioco dovevano essere ancora introiettate dagli attori politici. Quello che invece si sta verificando è che l’Europa occidentale sta diventando sempre più instabile, avvicinandosi ai canoni dell’Europa orientale”. L’intervista al professor Emanuele sull’’instabilità elettorale come parametro della crisi europea
Il sistema politico oscilla tra un ritrovato assetto tendenzialmente bipolare e sorprendenti tentazioni proporzionalistiche. Roberto D’Alimonte su Luiss Open ci spiega perché, analizzando ragionamenti e obiettivi dei principali attori in campo. Il Pd in vena di “regali”, il M5s con l’aspirazione di diventare “ago della bilancia”, gli “scissionisti” Renzi e Berlusconi, il Salvini in salsa maggioritaria
Una delle priorità fondamentali del nuovo governo italiano è quella di evitare che scattino le cosiddette “clausole fiscali”. Un incremento delle aliquote Iva, però, potrebbe essere un’opportunità piuttosto che un pericolo da evitare.
Cinquanta studiosi e operatori sanitari, coordinati dalla LUISS Business School, hanno elaborato il “Modello italiano per la gestione del rischio in Sanità”. Su LUISS Open, alcuni dei risultati operativi e la filosofia di fondo di tale ricerca applicata
Il nazionalismo, in Europa, ha il vento in poppa. Ma sbaglieremmo a credere che tra i motivi della sua ascesa ci sia semplicemente la diseguaglianza economica che attanaglia i nostri Paesi. Carlo Bastasin, su Luiss Open, illustra il suo ultimo saggio pubblicato per il think tank americano Brookings Institution
Ci vuole cautela a esagerare la passione delle famiglie italiane per i Btp e allo stesso tempo un po’ di considerazione in più per i detentori stranieri dei titoli di stato italiani. Intanto, grazie alle scelte di Mario Draghi e al sistema Target II, l’Italia può contare su significativi e inattesi risparmi. L’analisi di Daniel Gros in esclusiva su Luiss Open
Il mancato adeguamento dell’economia italiana alla sua stessa evoluzione e alla trasformazione del contesto internazionale spiega il declino italiano degli ultimi venticinque anni, durante i quali quattro shock, che con una diversa struttura dell’economia avrebbero potuto essere opportunità di crescita, finirono per ostacolarla. Un estratto dal libro “Declino. Una storia italiana” di Andrea Capussela.
Da dove vengono i voti dei vincitori e dove sono andati quelli degli sconfitti? Il punto di Lorenzo De Sio sui flussi elettorali alla luce del voto del 26 maggio.
Israele è un Paese occidentale collocato a Oriente, in cui nascono più bambini che negli altri Paesi industrializzati. A sostenere la fertilità, più degli incentivi economici, ci sono una visione delle cose, della vita, un forte senso di identità e un ottimismo che forse in Europa non abbiamo più. Su LUISS Open, il giornalista Giulio Meotti ragiona sul libro “Italiani poca gente” (LUP)
La storia del Parlamento europeo può essere tracciata dall’evoluzione dei suoi poteri e del suo ruolo. Se il potere acquisito è andato man mano ampliandosi, ad oggi il suo ruolo, ovvero l’influenza complessiva sugli equilibri del sistema risulta ancora insufficiente. Nicola Lupo e Andrea Manzella si interrogano sulle cause di questo limite.
Qual è il nesso tra nazionalismo e protezione del patrimonio culturale di un paese? Un’intervista a Mark Thatcher sul comportamento di Francia e Italia nella cura e conservazione del patrimonio culturale.
Quali sono quegli ambiti che il diritto dell’Unione europea non può violare o portare a un contrasto con i principi fondamentali della nostra Costituzione? Un’intervista a Giovanni Piccirilli sulla cosiddetta “Saga Taricco” e sulle principali novità che questa ha introdotto in relazione al rapporto tra gli ordinamenti giuridici nazionali e il diritto europeo.
Non solo negli Stati Uniti, ma anche in Gran Bretagna e nell’Europa meridionale la vecchia classe media che era portatrice del sogno americano è sprofondata in miseria. Dalle regioni industriali alle aree rurali, fino a piccole e medie città, secondo Christophe Guilluy siamo di fronte a un vero e proprio processo di isolamento sociale e culturale.
Nel giorno della manifestazione romana dei Fridays for future, che vedrà la presenza dell’attivista svedese Greta Thunberg, Valeria Termini ci spiega il ruolo cruciale che avranno i trasporti nella transizione verso le energie pulite.
Le fiamme di Notre Dame infliggono un’enorme perdita morale. Ma che cosa abbiamo perso esattamente? L’identità europea? Un’opera di immensa bellezza? La testimonianza storica di un passato che non può ritornare? Queste risposte potrebbero essere tutte vere, ma hanno conseguenze e significati diversi. La riflessione di Gianfranco Pellegrino per Open
In occasione del primo incontro tenutosi nell’ambito del Luiss Debates, Enrico Cereda, Amministratore Delegato e presidente di IBM, racconta in un’intervista realizzata dalla redazione di Luiss Open, a che punto è l’intelligenza artificiale (e come dovrebbe essere) secondo IBM.
In esclusiva per LUISS Open, l’economista tedesco Daniel Gros commenta le ultime ricerche di Olivier Blanchard su debito pubblico e bassi tassi d’interesse. Il confronto tra Roma e Lisbona, il peso delle prospettive future e la vera entità del costo marginale del debito pubblico
“Armonizzazione delle regole in materia di prevenzione della corruzione e responsabilità da reato degli enti collettivi, cyber-security, hard e soft law, scambio di buone prassi tra pubblico e privato: sono questi i temi in campo nell’azione della comunità internazionale diretta ad assicurare uno sviluppo economico sostenibile che non sacrifichi le esigenze di legalità dell’economia sull’altare del profitto”. Un estratto della Lectio Magistralis della Prof.ssa Severino
Sebbene la legge di bilancio 2019 dovrebbe auspicare ad azioni volte a sostenere e a rilanciare l’occupazione giovanile, Luciano Monti, in questo editoriale, mostra come in realtà non sia previsto un programma che possa realmente spingere il nostro Paese a quel cambio di passo necessario per inserire i giovani nel mercato del lavoro.
Uno studio sulle imprese italiane rivela che la leadership femminile porta a un aumento degli stipendi delle lavoratrici donne e a un incremento della produttività aziendale. Su Luiss Open ne parla il Prorettore alla Ricerca della Luiss, Fabiano Schivardi
Il collasso dell’Unione Europea, che abbiamo sempre ritenuto inimmaginabile, è non solo possibile, ma quasi inevitabile. Così Francesco Saraceno nella sua prefazione sintetizza il pensiero di Ivan Krastev nel libro “Gli ultimi giorni dell’Unione”, dal 28 febbraio in libreria per LUISS University Press.
Senza la leadership americana sull’Occidente, in Europa si riapre la competizione per determinare chi comandi. Non è un caso che la crisi dell’europeismo si identifichi con una rinascita del sentimento anti-tedesco in tutta Europa. Qual è, realisticamente, lo spazio di manovra per l’Italia? L’intervento di Germano Dottori
L’idea di creare potere d’acquisto dal nulla stampando moneta affascina da sempre i neofiti dell’economia. Francesco Lippi, attraverso l’esposizione di come funzionano le tanto discusse “monete parallele”, evidenzia i motivi per cui giocare con la quantità di moneta equivale a manipolarne il prezzo, ma non il valore.
Il contributo culturale che Luigi Einaudi ha dato al progetto europeista viene spesso trascurato. Proprio in questo periodo di forti incertezze unitarie secondo Lorenzo Infantino è necessaria una rilettura delle pagine einaudiane per rielaborare i problemi del passato e comprendere come affrontare quelli di oggi.
Oggi l’ISTAT segnala un nuovo record italiano: calano infatti, come mai prima, nuove nascite e popolazione complessiva. L’Italia, tra record negativo di nascite e rapido invecchiamento, è ormai un caso studiato ovunque nel mondo. La crisi demografica costringe a ripensare tutto: sviluppo economico, lavoro, welfare e politica estera. Un estratto da “Italiani poca gente” di Antonio Golini con Marco Valerio Lo Prete, dal 7 febbraio in libreria per LUISS University Press.
Mark Thatcher, professore alla LUISS e alla LSE, ha studiato l’evolversi della tutela del “patrimonio culturale” in Francia e in Italia. Una nuova prospettiva per capire origini ed evoluzione dell’idea di nazione. Con un primato (un po’ a sorpresa) per il nostro Paese
Nonostante tutta la bagarre sulla legge di bilancio e i molti passi falsi dei due partiti di governo, a sette mesi dalla nascita del governo Conte il sostegno a M5S e Lega è ancora tra il 55 e il 60%. Si tratta di un dato straordinario”, spiega Roberto D’Alimonte. I due partiti di governo “sono ancora visti come parte dei ‘noi’ contro i ‘loro’. E questo fa scattare un atteggiamento giustificatorio
Henry Chesbrough, padre intellettuale dell’Open Innovation, apre alla LUISS i lavori dello European Innovation Forum: “Una vera terapia di gruppo per quelle aziende che prendono sul serio l’innovazione”, così definisce l’appuntamento nella sua intervista a LUISS Open. Dove spiega com’è cambiato il modo di innovare in azienda e perché tutte le istituzioni delle nostre società dovrebbero tenerne conto per trarne beneficio
Luciano Monti espone il II Rapporto sul divario generazionale curato dalla Fondazione Bruno Visentini. Se da un lato si conferma il trand negativo che indica gli ostacoli frapposti alla piena autonomia economica dei giovani, dall’altro si sottolinea la necessità di un piano organico che affronti la lotta al divario generazionale.
Il direttore del CISE, Roberto D’Alimonte, commenta su LUISS Open alcuni recenti sondaggi su Renzi, l’idea di un suo movimento personale e il futuro del Pd. Ecco tutti gli scenari in campo.
Oltre al braccio di ferro sulla Legge di bilancio, l’esecutivo dovrebbe pretendere che la Commissione porti avanti i propri progetti di rafforzamento dell’area euro. Ecco spiegato come, in un paper di Bastasin e Messori della LUISS School of European Political Econonomy
Tensioni sul mercato del debito pubblico, difficoltà gestionali per banche e assicurazioni, perdite finanziarie per le famiglie, investimenti privati scoraggiati e uno scenario in stile Grecia nel 2015. Un paper di Bastasin e Messori della LUISS School of European Political Econonomy.
Come spiegare lo scarso successo dell’asta del Btp Italia? Non è semplice e diffusa sfiducia nell’operato del Governo, spiega Daniel Gros, ma la conseguenza della maggiore volatilità dei titoli di Stato italiani e soprattutto delle nuove regole MIFID II sugli investimenti rischiosi
Maria Giulia Sergio (Fatima) è una delle dodici italiane che hanno raggiunto lo Stato Islamico in Medio Oriente, dopo aver indottrinato i genitori convincendoli che abbracciare la “nuova fede” fosse la scelta giusta. “Le sanguinarie” di Sofia Cecinini, dal 29 novembre in libreria, racconta la storia di Maria Giulia e quella dell’intero mondo del terrorismo femminile.
È online e in download gratuito il nuovo Dossier CISE dal titolo “Gli sfidanti al governo. Disincanto, nuovi conflitti e diverse strategie dietro il voto del 4 marzo 2018” (edito da LUISS University Press). Da dove viene il risultato del 4 marzo? Cosa hanno in comune gli elettori dei due vincitori? E perché i perdenti sono stati sconfitti così duramente? Il Dossier CISE risponde a queste e altre domande
L’Unione Europea boccia la Manovra dell’Italia e la prospettiva di una procedura di infrazione sul debito nei confronti del nostro Paese si fa assai concreta. Il governo gialloverde, per conto suo, non sembra intenzionato a desistere dalla “sfida all’Europa”. Quali dinamiche spiegano questa ostinazione? L’insistenza sulla riduzione del debito pubblico può essere sbagliata? Qual è la vera portata della Manovra? Le risposte nell’analisi di Francesco Saraceno
Qual è il senso della legalità offerto all’immigrato? Quale l’asse portante delle regole della nostra società? Romano Ferrari Zumbini, dal mito di Antigone al caso Riace, riflette attraverso gli occhi della storia sulle grandi tematiche che l’Occidente si trova oggi ad affrontare.
Non c’è soltanto la continuità con i precedenti governi italiani su dialogo con Putin e opposizione (ragionata) alle sanzioni anti Russia. Roma infatti oggi non disegna la ricerca di una sponda a Est per rafforzarsi nel confronto con l’Unione europea (senza mai mettere in discussione l’alleanza atlantica). L’analisi di Igor Pellicciari
Lo spread sui titoli del debito italiano è aumentato, ma è ancora gestibile con gli attuali livelli di crescita nominale. L’economista Daniel Gros illustra però, calcoli alla mano, la pericolosa spirale tra debito e interessi in cui rischia di scivolare il nostro Paese (anche per condizioni di mercato che non dipendono solo da lui). Ecco cosa dovrebbe fare un Governo responsabile
Il nostro sistema tributario non è esente da problemi, dunque semplificazione e alleggerimento dell’Irpef sono obiettivi condivisibili. Ma il feticcio dell’aliquota unica crea problemi di progressività, di redistribuzione della ricchezza e rischia pure di bloccare ulteriormente la (già minima) mobilità inter-generazionale in Italia
Nicola Rossi interviene nel dibattito lanciato su LUISS Open da Francesco Saraceno. L’economista smonta molti dei pregiudizi sulla tassa piatta e spiega perché sarebbe fattibile e decisamente virtuosa. A patto che si inserisca in un ridisegno complessivo del sistema fiscale e che proceda di pari passo con un alleggerimento della presenza dello Stato nell’economia italiana
In Italia, alla vigilia della Legge di Stabilità che presto si inizierà a discutere in Parlamento, si torna a parlare della “tassa piatta”. Un modello su cui gli economisti si interrogano da anni. Faciliterà il contribuente o danneggerà i più poveri? Rilancerà la crescita o scasserà i conti pubblici? L’economista Francesco Saraceno avvia il dibattito su LUISS Open. Parteciperanno economisti ed esperti
Il rischio di una deriva elitaria, la forte concorrenza a sinistra dei Cinque Stelle e la distanza crescente dagli elettori sul tema immigrazione. Ecco cosa contribuisce a spiegare il pessimo stato di forma del Pd. Roberto D’Alimonte illustra su LUISS Open analisi e sondaggi esclusivi del CISE in materia
Stop alle diatribe ideologiche. Il Sud dell’Italia può tornare a crescere soltanto se riacciuffa il treno delle “catene globali del valore”. Per farlo occorre integrare politiche di innovazione (che favoriscano attività immateriali ad alta intensità di conoscenza) e politiche per l’internazionalizzazione. Uno studio del Laboratorio LUISS per il Mezzogiorno
Perché la prossima manovra finanziaria non potrà permettersi di superare un deficit pubblico al massimo dell’1,5-1,6% del Pil. Un nuovo studio dell’economista Marcello Messori per la LUISS School of European Political Economy mette a confronto le promesse dell’esecutivo, gli impegni assunti dall’Italia a Bruxelles e la mediazione del ministro dell’Economia Tria. Da qui il calcolo dei margini di spesa effettivamente consentiti. Un’anticipazione su LUISS Open
“Ogni migrazione provoca conflitti, indipendentemente dalle cause che l’hanno determinata”. Secondo Alfonso Giordano bisognerebbe partire da queste parole delle prime memorabili pagine de “La Grande Migrazione” di Hans Magnus Enzensberger per comprendere a fondo lo scossone geopolitico ed elettorale che, negli ultimi mesi, l’immigrazione ha provocato in Italia.
Una prima riflessione di Francesco Saraceno, autore di “La scienza inutile” (LUISS University Press 2018), sul piano di investimenti del Governo e sull’importanza di analizzare sia cicli economici che la capacità degli investimenti di mobilitare risorse fin qui inutilizzate e di generare spesa aggiuntiva per consumi e per investimenti privati. In questo contesto, sono da evitare gli “opposti fondamentalismi” che rifiutano di considerare la complessità dell’economia
I cambiamenti prodotti dalla diffusione di internet e dalla rivoluzione digitale hanno riguardato anche la politica, che ha visto nascere nuovi e importanti attori proprio dalla rete. Il caso del M5S è emblematico di queste dinamiche e dimostra che anche i movimenti di protesta nati sul web, nel tempo, rientrano nell’alveo della politica tradizionale
Le difficoltà della Grande Coalizione in Germania, le conseguenze europee del terremoto politico AfD, le ragioni italiane sull’immigrazione, le sfide che il nostro Paese dovrà superare per pesare di più nell’Unione europea e il futuro dei rapporti economici fra Roma e Berlino. Intervista a tutto campo di LUISS Open all’Ambasciatore italiano in Germania, Pietro Benassi
Trump incontrerà Putin in Finlandia, il 16 luglio. La notizia è positiva per l’Italia, che ha un interesse economico al ritiro delle sanzioni contro Putin, più volte richiesto da Matteo Salvini. Un editoriale di Alessandro Orsini
Daniel Gros e Mattia Di Salvo discutono, numeri alla mano, la questione relativa ai flussi migratori e il ruolo svolto sinora da Italia e Germania nella gestione dei migranti
Uno studio di Fabiano Schivardi sul ventennio perduto della competitività industriale italiana. Con una ipotesi sul perché: prima si competeva molto all’interno del capannone, nell’organizzazione e nella gestione dello stesso. Oggi invece la competizione è soprattutto in attività che avvengono “prima del capannone”, per esempio nel design e nell’innovazione di progetto, o “dopo il capannone”, dal marketing all’assistenza, passando per l’espansione sui mercati esteri.
Il direttore del CISE, Roberto D’Alimonte, torna su LUISS Open per commentare il secondo turno delle elezioni amministrative italiane. Con i dati definitivi che consacrano la vittoria del centrodestra sul centrosinistra e una osservazione – flussi alla mano – sulla “trasversalità” come chiave per la vittoria
La gestione dei flussi migratori deve essere condotta, secondo Alfonso Giordano, a livello europeo con una politica comune che risponda all’esigenza di una governance centrale. Il lavoro, pur meritorio, delle ONG nel Mediterraneo non può celare l’assenza decisionale da parte dell’Unione Europea
Ai confini orientali dell’Europa si gioca una partita ben più importante di qualsiasi incontro previsto nei mondiali di calcio, ma protagonista è sempre la Russia. Le tensioni militari tra paesi confinanti e i diversi interessi nazionali mettono a rischio la stabilità e la pace in una regione delicata
Stefano Micossi, presidente della LUISS School of European Political Economy, passa in rassegna i fattori di blocco della nostra ripresa. Dallo spirito con cui si producono le norme all’atteggiamento della Pubblica amministrazione, dalla gestione dei contratti e degli appalti pubblici, passando per l’atteggiamento (cangiante) della giustizia amministrativa. Consigli per una legislatura e un Governo all’esordio
I “Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio” contengono lezioni quanto mai attuali sull’ascesa e sul declino delle democrazie. Dall’Italia al Brasile, passando per gli Stati Uniti, occorre ristabilire un equilibrio tra esecutivo, rappresentanza e opinione pubblica. Le idee e i correttivi proposti da alcuni politologi e raccolti dal commentatore Nathan Gardels
Salvini su Aquarius fa la voce grossa, facile farlo sulla pelle altrui e quando non costa niente, aggiunge Gianfranco Pellegrino, perché non fare la propria parte vuol dire mettersi sullo stesso livello di chi si tira indietro.
Ogni nuovo Governo, appena insediato, propone all’Ue la cosiddetta “golden rule” per ammorbidire il Patto di Stabilità: è quasi una “legge di natura” della politica italiana. Tuttavia ricorrere alla leva del debito aggiuntivo avrebbe senso solo per finanziare infrastrutture effettivamente nuove, e non per limitarsi a mantenere quelle esistenti. Peccato che l’Italia sia indietro anche nella sola manutenzione del suo “capitale fisso”. L’opinione di Daniel Gros
Il 10 giugno saranno 763 i comuni chiamati alle urne. La tornata elettorale di questo fine settimana non è da sottovalutare spiega il CISE, già per il solo fatto di essere la prima chiamata al voto dopo la formazione del nuovo governo. Lunedì su Open l’analisi sui risultati delle comunali del Prof. D’Alimonte
Princìpi logici e teoria economia alla mano, Andrea Lorenzo Capussela ricostruisce per LUISS Open la crisi che ha tenuto in scacco l’Italia e agitato i mercati mondiali per 48 ore. In quello che è accaduto (per davvero), ci sono utili lezioni per il futuro, tra politica balbettante, economia anemica e solite tentazioni tecnocratiche
La formazione del nuovo governo italiano rivela uno scontro di fondo tra Italia e Germania e tra due diverse visioni di Unione Europea. L’analisi di Alessandro Orsini mette al vaglio la tenuta dei patti tra nazioni, al mutamento delle condizioni storiche da cui sono sorti
Il 1968 svanisce ormai nella memoria contemporanea, perciò è davvero il momento di storicizzarlo. Anche facendo parlare i suoi avversari più lungimiranti, tra intellettuali come Del Noce e governi come quello gollista. Su LUISS Open, in esclusiva, gli appunti da un seminario della Fondazione Craxi
Il (presunto) piano di riduzione fiscale di Lega e Movimento 5 Stelle dovrebbe preoccupare per I suoi effetti deleteri sulla disuguaglianza e sul benessere complessivo, prim’ancora che per I problemi (pur esistenti) di sostenibilità dei conti pubblici
Trump fa eco alle accuse di Netanyahu e la pressione internazionale sulla già tesissima sfida Israele-Iran è ormai alle stelle. Anche l’Italia, da poco tornata ad essere il maggior partner europeo del governo iraniano, guarda con interesse al 12 maggio, e spera che Trump non stracci gli accordi con l’Iran.
Nel nuovo numero della rubrica “Vista da Bruxelles”, Daniel Gros analizza l’effetto dei crediti deteriorati sul sistema creditizio e bancario in Italia, con particolare riferimento a Francia e Germania, concludendo che i crediti deteriorati non compromettono comunque le possibilità di crescita
La redazione di LUISS Open ha incontrato Alessandro Orsini in occasione dell’uscita del suo nuovo libro “L’Isis non è morto. Ha solo cambiato pelle” (Rizzoli). Cosa sta accadendo all’Isis e quali sono le nuove minacce alle quali siamo esposti? Quali i pericoli per l’Italia?
Il prossimo 23 marzo si apre la XVII legislatura repubblicana. Appunti di diritto parlamentare di Nicola Lupo per capire come il mix di regole (vecchie e nuove) sulle procedure d’Aula influenzerà i primi decisivi passi del Parlamento. Senza dimenticare il delicato rapporto del potere legislativo con l’opinione pubblica. Un saggio su federalismi.it
Il 16 marzo ricorrono quaranta anni dal sequestro di Aldo Moro, conclusosi tragicamente con la morte dell’allora Presidente della Dc. Un evento che ha segnato in molti modi la vita pubblica italiana, ma che presenta anche importanti elementi di riflessione da un punto di vista etico. Ne discute Gianfranco Pellegrino nel libro “Etica pubblica” edito da LUISS University Press, di cui pubblichiamo un estratto
In un recente convegno alla LUISS viene esaminato il risarcimento punitivo come strumento di deterrenza da condotte illecite tra privati. Roberto Carleo ricostruisce per LUISS Open i recenti sviluppi della giurisprudenza italiana in materia
Il prof. Saraceno ragiona sul ruolo della situazione economica nell’alimentare il boom dei partiti anti establishment, e sulle condizioni necessarie affinché un governo non metta in fuga i capitali dalla nostra Borsa e dal nostro debito pubblico. Un’anticipazione delle riflessioni che l’economista svolgerà oggi a Parigi alla Giornata di studi sulle elezioni italiane organizzata da Sciences Po e LUISS
Lo storico Orsina ragiona con LUISS Open sul voto del 4 marzo: le elezioni “di transizione” e gli scenari a tinte fosche per Partito democratico e Forza Italia. Un’anticipazione dell’intervento che terrà oggi a Parigi alla Giornata di studi sulle elezioni italiane organizzata da Sciences Po e LUISS
Su LUISS Open, lo storico e sociologo francese Marc Lazar anticipa gli obiettivi della Giornata internazionale di studi sulle elezioni politiche italiane che si svolgerà domani all’Università di Sciences Po a Parigi, in collaborazione con la LUISS
Ecco come stabilità e prevedibilità sono diventati gli atout inaspettati del leader del centrodestra, pur in contrasto con la necessità di cambiamento del Paese. A poche ore dal voto, Andrea Lorenzo Capussela chiosa le teorie di Giovanni Orsina e di altri intellettuali
La rinata frammentazione del panorama politico italiano e la crescita ventennale dell’euroscetticismo. In un saggio per l’Institut Montaigne, Marc Lazar spiega come tutto ciò influenzerà il rapporto di Roma con Bruxelles dopo il 4 marzo
Aspirazioni e contraddizioni dei 5 Stelle sui sindacati; giuste innovazioni e rischio “veduta corta” del Pd su tempo indeterminato e partite Iva; tatticismi elettorali e aspirazioni per un fisco più efficace nel centrodestra. Cosa salvare e cosa no delle idee sul lavoro in vista del 4 marzo
Dai rischi del reddito di cittadinanza grillino all’enfasi positiva sulla decontribuzione per i nuovi assunti, dalla meritoria attenzione per i Centri per l’Impiego ai problemi di un nuovo Servizio civile obbligatorio. E un “nota bene” per tutti i lettori under 35 in ascolto: occhio al debito pubblico!
In vista delle elezioni, si è placata la tendenza dei partiti ad attribuire tutti i problemi alla moneta unica. Ma le proposte costruttive scarseggiano. Daniel Gros inaugura le analisi tematiche di LUISS Open sulle piattaforme programmatiche dei partiti. Per capire cosa accadrà dopo il 4 marzo
A pochi giorni dal voto e a fronte delle molte polemiche sorte durante la campagna elettorale, Giovanni Piccirilli esamina la questione della rinuncia alla candidatura e all’elezione, per saggiarne l’effettiva possibilità
La storia militare non è una produzione scientifica secondaria, né deve auto-confinarsi in circuiti autoreferenziali. Andrea Ungari anticipa su LUISS Open significato e novità di un libro collettaneo in uscita, “La ricostituzione del Regio esercito dalla resa alla liberazione, 1943-1945”
LUISS Open ieri ha incontrato Manuel Valls, primo ministro socialista francese dal 31 marzo 2014 al 6 dicembre 2016, oggi deputato con il gruppo “La République en marche” del Presidente della Repubblica Emmanuel Macron. Ecco alcune delle domande che gli abbiamo fatto in occasione del suo seminario organizzato dalla LUISS School of Government.
Nel finale della legislatura, Palazzo Madama ha riformato le regole che riguardano tra l’altro nascita dei gruppi parlamentari, computo degli astenuti, lavori delle Commissioni, disciplina della fiducia e ruolo dell’opposizione. Per il prof. Nicola Lupo si tratta di un coerente (ma parziale) séguito della nuova legge elettorale
Le elezioni politiche in Italia, la “sorprendente” tenuta di Forza Italia e la categoria internazionale del “populista plutocratico”. Una breve guida dello storico Giovanni Orsina – a partire dal caso italiano – per non consolarsi con spiegazioni parziali o ragionamenti identitari
Il 2017 ci ha lasciato con la celebrazione dei 60 anni dalla nascita dell’Unione Europea. Il professor Giuseppe Di Taranto con l’arrivo del 2018 analizza lo stato dell’Unione, che tra rigore, disoccupazione e populismi rischia di lasciare i suoi cittadini nelle retrovie di un’economia europea a due velocità.
La montagna di debito italiano mette in pericolo l’economia del nostro paese e frena ogni spinta unificatrice nell’Eurozona. Carlo Bastasin, della LUISS School of European Political Economy, avanza tre proposte per uscire dall’impasse attuale: una riforma istituzionale italiana, una messa a punto delle regole europee e un processo sanzionatorio che non danneggi la crescita
Dalle partecipazioni statali alle privatizzazioni, dall’evoluzione internazionale e nazionale delle imprese alle scelte delle banche. Un intervento di Marcello Messori, Direttore della LUISS School of European Political Economy, sui successi e sui limiti di una stagione che ancora ci condiziona
Lo scacchiere internazionale ha visto negli ultimi anni cambiamenti che ne hanno alterato gli equilibri. Nel nuovo numero della rubrica di LUISS Open “Disordine Mondiale”, Antonio Badini riflette su come le potenze occidentali (in particolare Europa e Italia) possono affrontare questa nuova situazione e trarne vantaggio
Domenico Arcuri, ad di Invitalia, illustra su LUISS Open cosa va e cosa non va dello sviluppo attuale del Mezzogiorno. Il pil pro capite basso, la crescita che negli ultimi tre anni c’è ma è disuguale, l’uso (non ancora ottimale) dei Fondi europei
Continua il focus di LUISS Open sul tema della disuguaglianza, con un editoriale di Andrea Brandolini, Romina Gambacorta e Alfonso Rosolia che esamina in particolare l’andamento dell’economia italiana
Il fondatore del celebre atelier di moda napoletano racconta sfide ed evoluzioni della sua creatura, in un seminario organizzato dagli alumni della LUISS School of Government. Eccone un resoconto
In vista del referendum di domenica in Lombardia e Veneto, una riflessione sulla salute delle autonomie oggi: tra percezione pubblica (negativa) e malessere (capillare), importanza costituzionale e soluzioni per un rilancio partecipativo di comuni, regioni e province
Il 22 ottobre Lombardia e Veneto vanno alle urne per decidere sulla richiesta di maggiore autonomia. Il costituzionalista Valerio Onida, in un saggio tratto da un libro in uscita, illustra limiti genetici e possibilità di cambiamento delle regioni all’italiana
Perché un sistema fiscale mal congegnato, oltre a fare acqua da molte parti, frena il nostro paese nella competizione internazionale. Le lacune del “controllore” europeo
Un’analisi comparativa del mercato del lavoro tedesco come parametro per valutare la nuova loi travail del governo Macron e il contesto italiano, nel nuovo editoriale del nostro uomo a Parigi, Francesco Saraceno
I punti di forza e le difficoltà del turismo in Italia, nell’analisi di Carmela Decaro e Giovanni Piccirilli. Un estratto dal libro Il turismo fra diritto internazionale, europeo e italiano, di prossima pubblicazione per LUISS University Press
Risanamento del debito pubblico e crescita nel medio periodo sono gli obiettivi che il governo italiano deve porsi come priorità, secondo questo policy brief della LUISS School of European Political Economy
L’editoriale per Open di Lorenzo De Sio, direttore del Centro Italiano di Studi Elettorali della LUISS, che presenta un’analisi dei nuovi orientamenti strategici di leader e partiti, in un orizzonte politico in grande cambiamento.
In esclusiva per LUISS Open una video intervista a Roberto D’Alimonte sui recenti sviluppi della legge elettorale italiana
A 25 anni dalla strage di Capaci, Gianfranco Pellegrino riflette sull’influenza della filosofia di Giovanni Falcone su generazioni di italiani
L’editoriale di Daniel Gros, direttore del think tank di Bruxelles CEPS, sulle elezioni in Francia e sulla portata di questo evento in prospettiva europea
Una metafora che si ispira alla pallacanestro per analizzare l’attuale posizione dell’Italia nell’Unione Economica e Monetaria e più in generale nell’Unione Europea. L’editoriale di Marcello Messori, direttore della LUISS School of European Political Economy
In un editoriale apparso il 7 dicembre 2016 sul «Corriere della Sera», che qui ripubblichiamo, Enzo Moavero Milanesi sostiene che sarebbe saggio per l’Italia avanzare proposte costruttive in sede europea, con l’obiettivo di promuovere la crescita, piuttosto che chiudersi dietro “veti” e così isolarsi