“Non potremo mai conoscere i nomi delle decine di ragazze che nello studio cercavano un mezzo pacifico di riscatto per le donne in Afghanistan. Proprio nella scuola, un luogo sacro per la cultura e la crescita di ogni Paese che tenga alle nuove generazioni, hanno trovato una morte atroce, dilaniate dalle esplosioni programmate da ignoti portatori di stragi, oscurità e ignoranza”.