Mentre sfidava l’impero sovietico, il liberalismo ha rifiutato (sempre e comunque) la trascendenza e ha proposto un’utopia mondana alternativa. In breve, si è ammalato di “perfezionismo”. E’ da lì che nasce l’odierna crisi politica, culturale e spirituale delle nostre democrazie. Idee per uscirne, in un saggio dello storico Giovanni Orsina
Le dimissioni della leader socialdemocratica Nahles sono vissute come un cataclisma nazionale, un’anticipazione di chissà quale instabilità sistemica. Ma di sistemico, in Germania, c’è solo lo stallo merkeliano, figlio del feticcio della “stabilità” che anche la Sinistra ha fatto proprio, un po’ per paura e un po’ per interesse. Su LUISS Open, disamina di Christian Blasberg sul “freno a mano tirato” della politica tedesca che rischia di contagiare l’Unione europea
Si può diventare liberali dopo essere stati marxisti? Il Nobel peruviano Vargas Llosa, nel suo ultimo libro, passa in rassegna il pensiero degli intellettuali che lo hanno maggiormente influenzato: da Smith a Popper, da Ortega y Gasset a Hayek. La loro lungimiranza e la loro attualità raccontate su LUISS Open in un saggio-recensione dell’economista francese Maxime Sbaihi (Génération Libre)