Nonostante tutta la bagarre sulla legge di bilancio e i molti passi falsi dei due partiti di governo, a sette mesi dalla nascita del governo Conte il sostegno a M5S e Lega è ancora tra il 55 e il 60%. Si tratta di un dato straordinario”, spiega Roberto D’Alimonte. I due partiti di governo “sono ancora visti come parte dei ‘noi’ contro i ‘loro’. E questo fa scattare un atteggiamento giustificatorio
È online e in download gratuito il nuovo Dossier CISE dal titolo “Gli sfidanti al governo. Disincanto, nuovi conflitti e diverse strategie dietro il voto del 4 marzo 2018” (edito da LUISS University Press). Da dove viene il risultato del 4 marzo? Cosa hanno in comune gli elettori dei due vincitori? E perché i perdenti sono stati sconfitti così duramente? Il Dossier CISE risponde a queste e altre domande
Il voto del 4 marzo rappresenta uno spartiacque, con la massima affermazione di partiti anti-sistema nel panorama dell’Europa occidentale dal dopoguerra. Questo risultato è unico per almeno tre motivi. L’analisi dalla #cisedataroom
M5S il primo partito, la Lega padrona del centrodestra. Debacle per Berlusconi e soprattutto per Renzi. Disoccupazione, immigrazione e antieuropeismo sembrano essere le vere matrici di un risultato elettorale che supera nei numeri ogni previsione. L’analisi della maratona elettorale del CISE
L’istituzionalizzazione dei grillini è quasi un caso di scuola. Un processo prevedibile, ma dagli esiti ancora aperti: dall’eclissarsi del “partito personale” (vedi la parabola del blog di Grillo) alla crescita di leader a tutto tondo (vedi Di Maio e la fine dei “portavoce”), passando per la fine dell’uno-vale-uno e il rimescolamento delle priorità programmatiche. L’analisi di Massimiliano Panarari