Quanto conta il fattore umano nelle Open Innovation? Stando a uno studio condotto dalla Luiss e Fondazione ENEL, i due fattori chiave individuati per il successo di un’attività di innovazione sono caratteristiche difficilmente sostituibili dalle macchine: la capacità di interagire in modo efficace e la gestione corretta del personale.
Il paradosso della rapidità rappresenta le fondamenta del progresso innovativo ma è sempre auspicabile? Andrea Prencipe illustra il dilemma del progresso passando attraverso le “lezioni” di Italo Calvino.
Henry Chesbrough, padre intellettuale dell’Open Innovation, apre alla LUISS i lavori dello European Innovation Forum: “Una vera terapia di gruppo per quelle aziende che prendono sul serio l’innovazione”, così definisce l’appuntamento nella sua intervista a LUISS Open. Dove spiega com’è cambiato il modo di innovare in azienda e perché tutte le istituzioni delle nostre società dovrebbero tenerne conto per trarne beneficio
3D Printing, Open Innovation e Peer Production stanno aprendo a nuove opportunità imprenditoriali sostenibili in termini economici, ambientali e sociali. Un’occasione per aumentare la competitività attraverso un approccio sempre più integrato.
Per le aziende innovative, trovare forme di finanziamento diffuso accresce le possibilità di successo. La “folla” infatti sa essere munifica, ma anche piena di idee su sviluppo e marketing. Lo dice uno studio su 60 start-up europee condotto dai professori Di Pietro (LUISS), Prencipe (LUISS) e Majchrzak (University of Southern California)