L’accordo di Bretton Woods ormai sembra solo un miraggio. I suoi pilastri (divieto di libera circolazione dei capitali speculativi e convertibilità del dollaro in oro) si sono sgretolati. Ad oggi occorre non tardare oltre a prendere atto che una realtà economica europea fortemente interdipendente e aperta al mercato globale necessita di una maggiore coesione economico-sociale al suo interno e di una regia comune delle variabili macroeconomiche, anche di natura non monetaria.