Ricucire lo strappo tra cittadini e fisco è indispensabile alla luce della ripresa. Data l’eccezionale crescita del debito pubblico è necessario arrivare a mettere in atto una politica di equa distribuzione fiscale
Nonostante la seconda bozza del Recovery Plan sia nel suo insieme un progetto più che accettabile, ci sono ancora degli aspetti problematici. Il punto di Francesco Saraceno.
Ambiente e capitale umano al centro di una ripresa basata su uno sviluppo sostenibile. Ma all’interno del quadro queste sono le prospettive di fatto delle nuove generazioni in Italia
Per la prima volta nella sua storia, l’Unione europea ha deciso di attingere al mercato dei capitali in modo massiccio per finanziare 750 miliardi di euro di prestiti destinati agli Stati membri. Un salto di qualità istituzionale senza precedenti che però potrà risultare vano nei suoi effetti pratici se a esso non corrisponderà la capacità degli Stati nazionali di concepire progetti finanziabili all’altezza e poi di dare attuazione agli stessi.
Per superare la crisi che stiamo vivendo è necessario fare lo sforzo di passare dalla passiva accettazione a una risposta capace di riscoprire il valore di transizione, nonché a ritrovare il significato di parole come solidarietà, umanesimo o cura.
Oggi 1° luglio comincia la presidenza semestrale tedesca dell’Unione europea e l’aspettativa è molto alta. Quali sono i punti che affronterà Angela Merkel per il futuro dell’Europa? Un’analisi di Sergio Fabbrini
Ancora una volta a pagare il conto economico e sociale più alto saranno le nuove generazioni. Lo studio di Luciano Monti sull’impatto della pandemia sul divario generazionale.
Che cosa ne sarà del processo di globalizzazione? Dobbiamo immaginare un rallentamento temporaneo o c’è da attendersi una definitiva inversione di tendenza?
L’eterogeneità dei contenuti del decreto legge c.d. “rilancio” è un bene? Il punto di Giovanni Piccirilli.
Cosa non ha funzionato in Lombardia? L’analisi di Leonardo Morlino sui problemi sorti in questi mesi nella gestione della pandemia.
La rinnovata fiducia nei confronti del personale sanitario rappresenta un passo avanti verso la creazione di un modello di ospedale-casa di vetro in cui medici, infermieri e utenti possono confrontarsi in un positivo effetto di reciproca interazione così potenziando l’efficacia delle cure.
Quali saranno le conseguenze della pandemia sull’assetto politico ed economico dell’Europa? Il punto di Sergio Fabbrini
Equilibrare il regime fiscale dei prodotti a tabacco lavorato con quello delle sigarette tradizionali potrebbe rappresentare un aiuto concreto (superiore a 500 milioni) per le casse dello Stato, soprattutto nella situazione economica attuale. L’analisi di Marco Spallone.
L’Italia ha estremo bisogno di una robusta iniezione di investimenti (pubblici e privati) per ricostituire le basi strutturali della crescita. L’iniziativa, lanciata dalla Commissione con il Next Generation EU, rappresenta perciò un’opportunità decisiva.
Che ruolo avranno i «barbari» sovranisti nella travagliatissima Italia post-pandemia? L’analisi di Giovanni Orsina
Il lavoro agile potrà essere una risorsa o è destinato ad essere solo una prigione per il lavoratore, una chimera per l’impresa e una finzione per l’amministrazione? Il punto di Edoardo Ales.
Come possono i consigli di amministrazione contribuire alla gestione della crisi attuale? Aiutando i manager a gestire l’emergenza e a progettare il domani. L’analisi di Alessandro Zattoni
“In queste giornate di distanziamento fisico interpersonale (ma non sociale!) il marketing si è fatto real-time e newsjacking, recependo e rielaborando contenuti provenienti dall’attualità. I brand hanno “agganciato” le notizie non solo per aumentare awareness, attitude ed equality e condizionare la purchase intention dei consumatori, ma anche per stazionare dentro il flusso”. L’analisi di Francesco Giorgino
Sopravvivrà la democrazia italiana al coronavirus? Era già fragile prima, il covid-19 l’ha ulteriormente indebolita, e le conseguenze della pandemia metteranno le istituzioni sotto una pressione enorme. L’editoriale di Giovanni Orsina.
Spagna e Italia sono a oggi i paesi più colpiti del Vecchio Continente dalla pandemia causata dal Covid-19 che attanaglia l’intero globo dalla fine dello scorso anno. Madrid e Milano sono assurte a simbolo delle aree più martoriate dei loro rispettivi paesi, ma le reazioni politiche e la tenuta degli equilibri politico – istituzionali sono state differenti. Il punto di Maria Cavallaro
Quella che stiamo vivendo è una crisi della domanda. È in crisi il consumatore. È in crisi quel complesso sistema di comportamenti individuali e sociali che nel nostro Paese determina oltre il 60% del PIL – questo il peso record in Italia (rispetto ad altri paesi Europei) dei consumi di beni e servizi delle famiglie. Ed è ormai evidente a tutti che il crollo dei fatturati nei mercati di consumo non ha rapporti di simmetria, né temporali né dimensionali, con la ripresa. Il punto di Bruno Busacca e Michele Costabile.
Una delle caratteristiche qualificanti dell’UE in politica estera è il multilateralismo, infatti a partire dalla fine della Guerra Fredda, l’UE si è posta come attore multilaterale in contrapposizione ad altri attori internazionali. Tuttavia, nonostante la Strategia Globale dell’UE del 2016 abbia ribadito l’impegno di Bruxelles al riguardo, le crisi multiple che l’Unione ha affrontato negli ultimi dieci anni hanno evidenziato quanto sia difficile la ricerca del multilateralismo. Il punto di Maria Giulia Amadio Viceré.
“L’endorsement dell’Oms aveva l’obiettivo di non irritare la Cina in un momento estremamente delicato per la sanità globale con la speranza di limitare la diffusione dell’epidemia. Tuttavia proprio le misure piuttosto restrittive messe in atto da Pechino durante la fase di lockdown –ad esempio l’utilizzo di comitati di residenti (volontari) locali supportati da moderni sistemi di sorveglianza ad alta tecnologia – si sono dimostrate fondamentali nel ridurre il contagio al di fuori della provincia dello Hubei”. Il punto di Silvia Menegazzi sul rapporto tra Oms e Cina e la nuova guerra fredda tra Stati Uniti e Cina.
La fisionomia attuale del sistema penale ha trovato nelle emergenze via via succedutesi uno dei principali nerbi di sviluppo, tanto che la relazione fra giustizia penale ed emergenze costituisce un fatto ‘ordinario’ dell’esperienza attuale e passata. Occorre chiedersi se la recente pandemia sia destinata a essere metabolizzata dal sistema penale come un’emergenza qualsiasi o se rischi di rappresentare la chiave di volta per fratture con il passato difficili da ricomporre. Il punto di Maria Lucia Di Bitonto.
A Francesco Saraceno, membro del consiglio scientifico della Luiss School of European Political Economy e Direttore del Dipartimento di Ricerca dell’OFCE Sciences-Po di Parigi, abbiamo chiesto di commentare a caldo la proposta della Commissione europea per la costituzione di un Recovery Fund che aiuti l’economia del Vecchio Continente a risollevarsi dopo la pandemia da Coronavirus.
Una lunga e dolorosa lista di problemi strutturali viene da almeno venti anni stilata da diversi economisti ed osservatori delle (scarse) performances dell’economia italiana. L’analisi di Giorgio Di Giorgio
L’intelligenza artificiale giocherà un ruolo di primo piano sul processo decisionale delle società. Farà parte del board e riceverà delle deleghe decisionali? L’analisi di Gian Domenico Mosco
La pandemia ha evidenziato in modo drammatico e a costo di tante vite umane, le falle organizzative e progettuali del nostro sistema sanitario. L’editoriale di Cesare Severino e Paola Severino
“La risposta alle conseguenze del Covid-19 richiederà la costruzione di un nuovo regime fiscale europeo. Una fiscal union che tenga distinta la responsabilità fiscale degli stati da quella dell’Ue”. Il punto di Sergio Fabbrini.
“In piena coerenza con la vocazione profonda di un umanesimo digitale, l’intelligenza artificiale potrebbe sia potenziare l’apertura dell’ordinamento giuridico al nuovo, sia responsabilizzare il giudicante, offrendogli gli strumenti per esibire le ragioni della discontinuità rispetto all’orientamento dominante nello scenario offerto dall’ambiente digitale”. Il punto di Antonio Punzi
L’analisi di Leonardo Morlino sull’effetto di catalizzazione e sul meccanismo di resilienza che la società e le istituzioni affronteranno nel mutamento post covid-19.
A metà febbraio il Ministro Giuseppe Provenzano ha presentato il “Piano Sud”. Dopo una sommaria discussione, l’interesse per il tema è immediatamente scemato, travolto, nell’interesse collettivo, dalla diffusione della pandemia. Invece, se il nostro paese vuole aumentare le possibilità di tornare a ritmi di sviluppo più elevati deve valorizzare, nell’interesse collettivo, le risorse e le potenzialità di crescita in tutti i suoi territori, a cominciare da quelli più deboli. Il punto di Gianfranco Viesti.
“La sfida è quella di identificare un nuovo ruolo per la RSI nella vita aziendale e di individuare strategie adeguate a rispondere alle sfide sociali, economiche e ambientali imposte dalla pandemia. Le imprese sono chiamate ad andare oltre a ciò che è richiesto dai governi o imposto dalla legge e questo è ancora più vero ai tempi del Covid-19”. Un saggio di Valentina Gentile
Come le scelte individuali, e, in particolare, quelle motivate da preferenze per l’equità, la fiducia e la cooperazione, sono state influenzate in Italia dai due mesi di quarantena? Daniela Di Cagno spiega il nuovo studio dei ricercatori del Cesare Lab della Luiss
“Giuseppe Conte per sua stessa ammissione è un leader senza partito. Non esiste un caso simile in tutta Europa. Forse al mondo. E si badi bene non è un tecnico. Non si considera tale. E non è considerato tale”. Il punto di Roberto D’alimonte
La nuova ricerca del CISE dimostra che, sulle riaperture, i cittadini sono molto meno divisi dei loro rappresentanti
Quali sono gli effetti del lockdown sull’economia del paese? Dati alla mano, Nicola Borri, Francesco Drago e Francesco Sobbrio conducono un’accurata analisi
Raffaele Bifulco riprende le parole di Asimov del 1989 per ragione sul rapporto che c’è tra ciò che sta succedendo intorno a noi e il problema della sovrappopolazione.
“Il Covid-19 ha determinato la sospensione dell’attività processuale ordinaria e un sostanziale blocco della giustizia civile”. Il punto di Marco Marinaro sulla necessità di un’immediata adozione di strumenti rapidi che possano consentire di fronteggiare la situazione di stallo delle cause pendenti e l’incombere di un esponenziale incremento della domanda di giustizia.
Quali aspetti bisogna privilegiare per elaborare un’immediata ed efficace ripartenza? Una riflessione di Paola Severino
L’impatto della crisi non sarà uguale per tutte le imprese: quelle che hanno saputo osservare i corretti canoni della finanza d’azienda si trovano oggi in condizioni migliori per fronteggiare le avversità. Una riflessione di Mario Comana su come l’attuale situazione influisca sulla dinamica della tesoreria d’impresa
Per porre fine alla diffusione dell’epidemia non ci sono alternative al distanziamento sociale, ma non è proporzionato a tale obiettivo vietare tout court la deambulazione delle persone al di fuori della propria abitazione, anche quando chi esce lo fa distanziato dagli altri e in condizioni di ‘sicurezza’. Maria Lucia Di Bitonto ragiona sull’importanza del principio di proporzionalità.
L’esperienza del Coronavirus pone l’esigenza di ripensare una nuova organizzazione sociale in cui viene meno la promiscuità territoriale tra siti produttivi e luoghi del vivere. Saremo in grado di cogliere il segnale e progettare una soluzione? Il punto di Giorgio Meo
“Si ricorre anche oggi, in questi mesi di Covid-19, alla religione e alla sua dimensione spirituale. Vi è infatti una riscoperta, talvolta purtroppo traumatica, della fragilità umana, quella altrui e quella propria, con la conseguente ricerca di consolazione e di significato, per la vita e per la morte”. Il punto di Samuele Sangalli
“Lo shock economico determinerà un aumento della disoccupazione che colpirà le fasce della popolazione in età lavorativa. L’inevitabile maggiore indebitamento dello Stato graverà sui giovani e giovanissimi che sono già stati penalizzati o trascurati dalle politiche pubbliche degli ultimi decenni. La crescita della disoccupazione quasi certamente colpirà le donne più degli uomini”. Luigi Marengo ci spiega perché l’epidemia non diminuirà le disuguaglianze, ma anzi le accentuerà.
Uno sguardo in Medio Oriente per capire come il mondo arabo stia affrontando l’emergenza covid-19. Ce ne parla Francesca Corrao
Per affrontare la fase 2 è necessario favorire la ricerca di nuove conoscenze e non, come è stato invece fatto durante la fase 1, privilegiare le competenze legali su quelle tecnico-scientifiche. Giuliano Fonderico ragiona sull’attitudine degli apparati pubblici ad affrontare le questioni anzitutto con “norme”, a vietare e prescrivere piuttosto che ad agire. Limiti che paiono essersi trasmessi anche alle istituzioni scientifiche e di ricerca, che con maggiore dinamismo sarebbero forse riuscite a sopravanzare l’inerzia dei corpi burocratici.
Potrebbe essere un bene allentare la morsa iper-regolamentatrice, lasciare spazi alle singole realtà geografiche che formano l’Europa e concentrarsi su una politica estera impostata su una visione più globale? Il punto di Romano Ferrari Zumbini.
Com’è possibile trasformare il capitalismo, oggi da molti indicato come veicolo di ingiustizia sociale e “grande nemico” del pianeta, in una forza giusta e portatrice di benessere per tutti? Un estratto dell’attesissimo libro “Nel mondo che brucia” di Rebecca Henderson, considerata tra i più autorevoli teorici del capitalismo sostenibile. In uscita in Italia per Luiss University Press a settembre.
Le organizzazioni criminali sono sempre pronte a sfruttare i momenti di debolezza per prosperare, sostentando famiglie e imprese. Il problema, tuttavia, non è solo italiano come alcuni hanno sostenuto: non vi sono in realtà Paesi esenti, e per combatterlo serve perciò un coordinamento europeo.
La capacità di reazione della politica economica europea è stata finora insufficiente, gli organi decisionali sono dilaniati da conflitti e posizioni politiche a tutela di interessi di breve periodo e spesso limitati ai confini nazionali. L’unico organismo europeo che ha reagito in modo rapido e deciso è stata la Banca Centrale Europea. Ne discutono Giorgio Di Giorgio e Giuseppe Zito
Covid-19: quali sono le conseguenze nel campo assicurativo? Il punto di Gennaro Olivieri per Luiss Open
“Il decreto n. 23 dell’8 aprile fornisce un bazooka di liquidità con un’enorme massa di fuoco, più che sufficiente per le esigenze del sistema delle imprese. Ma è necessario che il bazooka inizi a “sparare” liquidità da subito per salvare molte imprese che altrimenti rischiano di entrare in crisi già in questi giorni”. Il punto di Fabiano Schivardi e Guido Romano sul Decreto liquidità.
La domanda sulle condizioni per la solidarietà europea – cioè per la sopravvivenza europea – è una domanda esistenziale non solo per l’Europa, ma per il futuro della democrazia, a cui dobbiamo rispondere. L’editoriale di Carlo Bastasin
Noi esseri umani siamo alla continua ricerca di risposte. L’esigenza di ottenerle sembra essere connaturata all’esperienza di vita umana, al pari dell’esigenza di continuità che noi cerchiamo quotidianamente attraverso le nostre routine. Tuttavia, una situazione come quella attuale non è né conosciuta né prevedibile e dunque non ci sono esperienze o basi teoriche appropriate per inquadrarla. Il punto del Rettore Andrea Prencipe che ci aiuta ad interpretare l’ignoto.
Stefano Micossi, presidente della LUISS School of European Political Economy, passa in rassegna i fattori di blocco della nostra ripresa. Dallo spirito con cui si producono le norme all’atteggiamento della Pubblica amministrazione, dalla gestione dei contratti e degli appalti pubblici, passando per l’atteggiamento (cangiante) della giustizia amministrativa. Consigli per una legislatura e un Governo all’esordio