Da una parte la tensione tra il mondo delle istituzioni sovranazionali non elettive, come l’Unione europea, e i nuovi movimenti politici polarizzati che sostengono di voler riformare quel mondo in nome del recupero della sovranità. Dall’altra parte i populisti al governo che dimostrano di non poter vivere senza la collaborazione con tecnici e tecnostrutture preesistenti. Contraddizione insanabile o nuovo modello? L’analisi di Lorenzo Castellani
La questione del budget dell’Unione Europea e delle sue politiche fiscali serve da spunto a Sergio Fabbrini per dare spazio a un’argomentazione di ampio respiro sul futuro stesso dell’Unione e proporre una strategia di riforma volta a garantire maggiore coesione e integrazione