In questo momento della storia politica del nostro Paese il dibattito è polarizzato intorno alle posizioni di chi sostiene il governo tecnico e chi invece afferma la necessità di un governo politico. Nessuna delle due posizioni è del tutto corretta
Da una parte la tensione tra il mondo delle istituzioni sovranazionali non elettive, come l’Unione europea, e i nuovi movimenti politici polarizzati che sostengono di voler riformare quel mondo in nome del recupero della sovranità. Dall’altra parte i populisti al governo che dimostrano di non poter vivere senza la collaborazione con tecnici e tecnostrutture preesistenti. Contraddizione insanabile o nuovo modello? L’analisi di Lorenzo Castellani