Ogni nuovo Governo, appena insediato, propone all’Ue la cosiddetta “golden rule” per ammorbidire il Patto di Stabilità: è quasi una “legge di natura” della politica italiana. Tuttavia ricorrere alla leva del debito aggiuntivo avrebbe senso solo per finanziare infrastrutture effettivamente nuove, e non per limitarsi a mantenere quelle esistenti. Peccato che l’Italia sia indietro anche nella sola manutenzione del suo “capitale fisso”. L’opinione di Daniel Gros
In esclusiva per LUISS Open, gli appunti di Francesco Papadia, già dirigente della BCE, su un confronto attorno al suo ultimo libro. Banchieri centrali nella più grande crisi dal 1929 a oggi: fu vera gloria? All’autore rispondono Bini-Smaghi, Messori, Micossi e Rossi